Introduzione A partire dagli anni 90 del secolo scorso, un gruppo di ricercatori da me guidato ha coltivato una “prospettiva osservazionale” che consente di mettere a fuoco un originale “schema interpretativo generale” dei fenomeni sociali imprenditoriali (Barile et al., 2013) che pone al centro dell’indagine le relazioni, utilizzando le stesse quale chiave di lettura. Nel lavoro Sistemi di Management" (Pellicano, 1994) si gettavano le basi di quella che nel successivo volume “Il governo delle relazioni nei sistemi vitali socio-economici. Imprese, reti e territori” è stata strutturata e definita come la Visione Relazionale dell’Impresa; prospettiva successivamente, fino a oggi, ulteriormente sviluppata e consolidata, Già in Sistemi di Management, tuttavia, si prefigurava una nuova prospettiva osservazionale del fenomeno sociale imprenditoriale : - che "pone il problema di rivedere il che lo legano (il Sdg) alla molteplicità di gruppi di interesse che influiscono sul comportamento dell'impresa", (pag.137); - per cui "in sostanza l'attuale tendenza di fondo è quella di trasformare tutti i potenziali stakeholder in possibili e attivi comaker, allo scopo di meglio governare l'eterogeneità e la complessità dell'ambiente esterno-interno (l'insieme di tutti gli stakeholder)", (pag. 140); - per la quale, in definitiva, l'impresa odierna, "si fonda su di un nuovo sistema di relazioni esterne e interne, su un nuovo modo di concepire i rapporti tra e . Il problema principale che emerge dalle precedenti riflessioni" corrisponde alla "domanda cos'è che assicura la coesione del sistema : ?", (pag 203). Ma oggi il governo di un impresa, letta come sistema relazionale, deve fare assumere significati differenti rispetto al passato anche al tema della leadership. Il ruolo del Soggetto di Governo, “dovrebbe consistere nel dare un orientamento strategico di fondo, un linguaggio, una cultura, senza ricorrere alla pianificazione ma, attraverso la comunicazione ed il coinvolgimento”; lo stesso “deve imparare e lubrificare e facilitare le relazioni interpersonali (….), facilitare la comunicazione, senza gestirla direttamente, testimoniare la vision ed utilizzarla quale chiave di lettura”. (Pellicano, 1994, pag. 176 e 177) Ad assecondare questa prospettiva di osservazione, contribuisce anche la rivoluzione dell’informazione che ha generato una condivisione sempre più rilevante di informazioni tramite il Web sino a determinare fenomeni antropologici/sociali, come, ad esempio, l’aumento della propensione alla “socializzazione”, alla “collaborazione” e alla “condivisione” con il supporto di tecnologie informatiche e pratiche online. Le relazioni, siano esse reali, immateriali, virtuali assumono, pertanto, sempre più importanza. Un trend particolarmente significativo che, in tempi recenti, sta interessando trasversalmente le discipline umanistico-sociali, (si pensi : alla filosofia del dialogo intersoggettivo di Martin Buber, la psicoanalisi relazionale, l’intelligenza emotiva di Daniel Goleman, la teoria relazionale della società di Pierpaolo Donati), l’economia compresa (si pensi all’ Economia della felicità di Easterlin e di Sen e soprattutto alla Teoria relazionale della felicità di Bruni e Zamagni), tendenza che potrebbe essere compendiata nello slogan : “dalle cose alle persone” o, in altri termini, “dalle transazioni alle relazioni” (Pellicano, 2002). Il che sta a significare che è sempre più crescente l’interesse, anche su un piano etico, verso i valori di rettitudine che dovrebbero consentire una maggiore e migliore tutela dei diritti umani universali (Pellicano, 2005), al fine di migliorare la qualità globale della vita. Più in particolare, il modello interpretativo che definiamo “Visione Relazionale dell’Impresa” (VRI) è fondato sui seguenti assunti (pilastri) e relative concettualizzazioni (proposizioni). - Relazionalità e autopoiesi : La natura relazionale dei processi comunicativi costituisce e sostiene l’impresa riconosciuta come sistema sociale autopoietico. - Diffusione e definizione : La struttura reticolare e il relativo sistema emergente vengono estratti dal Soggetto Osservatore dal contesto specifico dell’impresa, inteso quest’ultimo, quale “porzione relativa” dell’ambiente generale (ecosistema). L’impresa, nella duplice prospettiva di struttura e di sistema, è frutto dell’osservazione costruttiva di un Ego. - Senso e coesione : L’impresa è considerata un sistema dotato di un senso simbolico, rappresentato dalla co-creazione di valore. Il senso di appartenenza può essere reso possibile da un complesso mix di fattori razionali ed emotivi. - Formazione e formulazione decisionale : Come riflesso della complessità dei problemi da affrontare, il processo decisionale agli occhi dell’Ego si presenta piuttosto articolato laddove il potere decisionale appare condiviso e diffuso, sebbene con ruoli differenti, con tutti gli altri soggetti componenti il sistema impresa (Altera). - Co-creazione e rigenerazione : La co-creazione di valore interna alla rete di relazioni che rappresenta il pattern organizzativo del sistema, consente la rigenerazione autopoietica delle risorse che alimentano e consentono la vitalità dello stesso. - Risorse e competitività : La competitività del sistema impresa è legata alla capacità di acquisire risorse stabilendo rapporti collaborativi, ossia relazioni, con i soggetti detentori le stesse. - Leadership e vitalità : Il SdG è il garante dell’armonia relazionale caratterizzata da dinamicità e contestualità. E’ fondamentale, pertanto, il suo costante presidio teso a facilitare processi comunicativi, con l’obiettivo ultimo di mantenere vitale il sistema impresa.

L'impresa relazionale

Pellicano M.
Writing – Original Draft Preparation
2017-01-01

Abstract

Introduzione A partire dagli anni 90 del secolo scorso, un gruppo di ricercatori da me guidato ha coltivato una “prospettiva osservazionale” che consente di mettere a fuoco un originale “schema interpretativo generale” dei fenomeni sociali imprenditoriali (Barile et al., 2013) che pone al centro dell’indagine le relazioni, utilizzando le stesse quale chiave di lettura. Nel lavoro Sistemi di Management" (Pellicano, 1994) si gettavano le basi di quella che nel successivo volume “Il governo delle relazioni nei sistemi vitali socio-economici. Imprese, reti e territori” è stata strutturata e definita come la Visione Relazionale dell’Impresa; prospettiva successivamente, fino a oggi, ulteriormente sviluppata e consolidata, Già in Sistemi di Management, tuttavia, si prefigurava una nuova prospettiva osservazionale del fenomeno sociale imprenditoriale : - che "pone il problema di rivedere il che lo legano (il Sdg) alla molteplicità di gruppi di interesse che influiscono sul comportamento dell'impresa", (pag.137); - per cui "in sostanza l'attuale tendenza di fondo è quella di trasformare tutti i potenziali stakeholder in possibili e attivi comaker, allo scopo di meglio governare l'eterogeneità e la complessità dell'ambiente esterno-interno (l'insieme di tutti gli stakeholder)", (pag. 140); - per la quale, in definitiva, l'impresa odierna, "si fonda su di un nuovo sistema di relazioni esterne e interne, su un nuovo modo di concepire i rapporti tra e . Il problema principale che emerge dalle precedenti riflessioni" corrisponde alla "domanda cos'è che assicura la coesione del sistema : ?", (pag 203). Ma oggi il governo di un impresa, letta come sistema relazionale, deve fare assumere significati differenti rispetto al passato anche al tema della leadership. Il ruolo del Soggetto di Governo, “dovrebbe consistere nel dare un orientamento strategico di fondo, un linguaggio, una cultura, senza ricorrere alla pianificazione ma, attraverso la comunicazione ed il coinvolgimento”; lo stesso “deve imparare e lubrificare e facilitare le relazioni interpersonali (….), facilitare la comunicazione, senza gestirla direttamente, testimoniare la vision ed utilizzarla quale chiave di lettura”. (Pellicano, 1994, pag. 176 e 177) Ad assecondare questa prospettiva di osservazione, contribuisce anche la rivoluzione dell’informazione che ha generato una condivisione sempre più rilevante di informazioni tramite il Web sino a determinare fenomeni antropologici/sociali, come, ad esempio, l’aumento della propensione alla “socializzazione”, alla “collaborazione” e alla “condivisione” con il supporto di tecnologie informatiche e pratiche online. Le relazioni, siano esse reali, immateriali, virtuali assumono, pertanto, sempre più importanza. Un trend particolarmente significativo che, in tempi recenti, sta interessando trasversalmente le discipline umanistico-sociali, (si pensi : alla filosofia del dialogo intersoggettivo di Martin Buber, la psicoanalisi relazionale, l’intelligenza emotiva di Daniel Goleman, la teoria relazionale della società di Pierpaolo Donati), l’economia compresa (si pensi all’ Economia della felicità di Easterlin e di Sen e soprattutto alla Teoria relazionale della felicità di Bruni e Zamagni), tendenza che potrebbe essere compendiata nello slogan : “dalle cose alle persone” o, in altri termini, “dalle transazioni alle relazioni” (Pellicano, 2002). Il che sta a significare che è sempre più crescente l’interesse, anche su un piano etico, verso i valori di rettitudine che dovrebbero consentire una maggiore e migliore tutela dei diritti umani universali (Pellicano, 2005), al fine di migliorare la qualità globale della vita. Più in particolare, il modello interpretativo che definiamo “Visione Relazionale dell’Impresa” (VRI) è fondato sui seguenti assunti (pilastri) e relative concettualizzazioni (proposizioni). - Relazionalità e autopoiesi : La natura relazionale dei processi comunicativi costituisce e sostiene l’impresa riconosciuta come sistema sociale autopoietico. - Diffusione e definizione : La struttura reticolare e il relativo sistema emergente vengono estratti dal Soggetto Osservatore dal contesto specifico dell’impresa, inteso quest’ultimo, quale “porzione relativa” dell’ambiente generale (ecosistema). L’impresa, nella duplice prospettiva di struttura e di sistema, è frutto dell’osservazione costruttiva di un Ego. - Senso e coesione : L’impresa è considerata un sistema dotato di un senso simbolico, rappresentato dalla co-creazione di valore. Il senso di appartenenza può essere reso possibile da un complesso mix di fattori razionali ed emotivi. - Formazione e formulazione decisionale : Come riflesso della complessità dei problemi da affrontare, il processo decisionale agli occhi dell’Ego si presenta piuttosto articolato laddove il potere decisionale appare condiviso e diffuso, sebbene con ruoli differenti, con tutti gli altri soggetti componenti il sistema impresa (Altera). - Co-creazione e rigenerazione : La co-creazione di valore interna alla rete di relazioni che rappresenta il pattern organizzativo del sistema, consente la rigenerazione autopoietica delle risorse che alimentano e consentono la vitalità dello stesso. - Risorse e competitività : La competitività del sistema impresa è legata alla capacità di acquisire risorse stabilendo rapporti collaborativi, ossia relazioni, con i soggetti detentori le stesse. - Leadership e vitalità : Il SdG è il garante dell’armonia relazionale caratterizzata da dinamicità e contestualità. E’ fondamentale, pertanto, il suo costante presidio teso a facilitare processi comunicativi, con l’obiettivo ultimo di mantenere vitale il sistema impresa.
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