Nel corso del survey è stato recuperato un cospicuo numero di reperti utili ad aggregare le UU TT in siti e soprattutto scandirne la cronologia il più possibile per macro-fasi. Il corpus dei materiali è in massima parte costituito da frammenti ceramici, instrumenta e in proporzioni minori coroplastica, vetro, e oggetti metallici; a questi si aggiungono numerosi frammenti di elementi architettonici di dimensione variabile. Il contributo è essenzialmente incentrato sui frammenti ceramici ascritti alla categoria dei diagnostici, cioè quelli maggiormente significativi ai fini di un inquadramento cronologico. La ceramica è stata inizialmente classificata secondo una serie di parametri ad ampio spettro, seguendo la tradizionale suddivisione delle classi ceramiche definite su base autoptica: vernice nera, terra sigillata, pareti sottili, ceramica comune dipinta, acroma e grezza, anfore da trasporto, grandi contenitori, invetriata e lucerne. Un altro livello di analisi è stato focalizzato sulle forme vascolari al fine di distinguere, per quanto possibile, macro-categorie funzionali: ceramica da mensa, comune, da conservazione e da stoccaggio. La classe più attestata è quella di uso comune, seguita dalle anfore da trasporto, dalla vernice nera, dalla ceramica sigillata, dai grandi contenitori, mentre pochi sono i pezzi di ceramica a pareti sottili, invetriata e lucerne. Per le intrinseche difficoltà di inquadrare i vasi di uso comune, in particolare per la persistente omogeneità nel tempo del repertorio morfologico, si è posta particolare attenzione alla natura degli impasti eseguendo una campionatura delle argille sulla base dei frammenti morfologicamente e cronologicamente diagnosticati.
I materiali di età storica
Scafuro M.
2016-01-01
Abstract
Nel corso del survey è stato recuperato un cospicuo numero di reperti utili ad aggregare le UU TT in siti e soprattutto scandirne la cronologia il più possibile per macro-fasi. Il corpus dei materiali è in massima parte costituito da frammenti ceramici, instrumenta e in proporzioni minori coroplastica, vetro, e oggetti metallici; a questi si aggiungono numerosi frammenti di elementi architettonici di dimensione variabile. Il contributo è essenzialmente incentrato sui frammenti ceramici ascritti alla categoria dei diagnostici, cioè quelli maggiormente significativi ai fini di un inquadramento cronologico. La ceramica è stata inizialmente classificata secondo una serie di parametri ad ampio spettro, seguendo la tradizionale suddivisione delle classi ceramiche definite su base autoptica: vernice nera, terra sigillata, pareti sottili, ceramica comune dipinta, acroma e grezza, anfore da trasporto, grandi contenitori, invetriata e lucerne. Un altro livello di analisi è stato focalizzato sulle forme vascolari al fine di distinguere, per quanto possibile, macro-categorie funzionali: ceramica da mensa, comune, da conservazione e da stoccaggio. La classe più attestata è quella di uso comune, seguita dalle anfore da trasporto, dalla vernice nera, dalla ceramica sigillata, dai grandi contenitori, mentre pochi sono i pezzi di ceramica a pareti sottili, invetriata e lucerne. Per le intrinseche difficoltà di inquadrare i vasi di uso comune, in particolare per la persistente omogeneità nel tempo del repertorio morfologico, si è posta particolare attenzione alla natura degli impasti eseguendo una campionatura delle argille sulla base dei frammenti morfologicamente e cronologicamente diagnosticati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.