L'articolo esamina le critiche che Hegel e Merleau-Ponty fanno alla filosofia riflessiva della coscienza, incarnata rispettivamente da Fichte e Sartre. Il centro della critica è riassunto nel concetto di cattivo infinito, cioè di una separazione frontale tra soggetto e oggetto che ripete all'infinito se stessa, anche sotto forma di opposizione esterno-interno, realtà-idea. Tra i due estremi si produce un urto reciproco, che costantemente li mette in relazione e li respinge, senza mai arrivare a una sintesi. L'articolo delinea questa intrinseca limitatezza della filosofia della coscienza, ma per evidenziarne anche il vantaggio: essa descrive al meglio la dialettica oppositiva che connota il modo ordinario di fare esperienza. Nonostante e forse proprio grazie ai suoi limiti teoretici, la filosofia riflessiva della coscienza restituisce con insuperata precisione la fenomenologia dell'esistenza, il dramma quotidiano che vive l'uomo qualunque, prima e dopo ogni sublimazione filosofica.

Il cattivo infinito o dell’uomo qualunque. Note su Sartre e Fichte

marco russo
2020

Abstract

L'articolo esamina le critiche che Hegel e Merleau-Ponty fanno alla filosofia riflessiva della coscienza, incarnata rispettivamente da Fichte e Sartre. Il centro della critica è riassunto nel concetto di cattivo infinito, cioè di una separazione frontale tra soggetto e oggetto che ripete all'infinito se stessa, anche sotto forma di opposizione esterno-interno, realtà-idea. Tra i due estremi si produce un urto reciproco, che costantemente li mette in relazione e li respinge, senza mai arrivare a una sintesi. L'articolo delinea questa intrinseca limitatezza della filosofia della coscienza, ma per evidenziarne anche il vantaggio: essa descrive al meglio la dialettica oppositiva che connota il modo ordinario di fare esperienza. Nonostante e forse proprio grazie ai suoi limiti teoretici, la filosofia riflessiva della coscienza restituisce con insuperata precisione la fenomenologia dell'esistenza, il dramma quotidiano che vive l'uomo qualunque, prima e dopo ogni sublimazione filosofica.
2020
9788825532722
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4741128
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