I mercati contemporanei, dominati da complessità ed ipercompetizione, assumono sempre più le sembianze di complessi ecosistemi “formati” da molteplici scambi di risorse, valore, cultura intercorrenti tra diversi tipi di stakeholder (Gummesson e Polese, 2009; Barile e Polese, 2010a), portatori dei più svariati interessi, posti a cavallo tra differenti contesti socio-economici. La visione ecosistemica, introdotta all’interno dei più recenti sviluppi della Service-dominant logic (S-D logic, Vargo e Lusch, 2008; 2011; 2016), ridefinisce i sistemi di servizio come stratificati e concentrici sistemi di attori che integrano risorse agendo in nome di comuni proposizioni di valore e istituzioni generando potenzialmente co-creazione di valore. L’intersecarsi di molteplici soggetti, relazioni e flussi conoscitivi all’interno di tali ecosistemi amplifica ancor di più l’alea manageriale. Per quanto vi sia una dimensione pianificata dei processi aziendali, la natura effimera della co-creazione del valore e lo scambio intangibile di risorse ed esperienze da cui questa deriva rendono parte delle interazioni di servizio non pianificabile. La visione ecosistemica, pur identificando i principali elementi che abilitano e circondano gli scambi di servizio, non analizza come l’insorgenza della co-creazione e dell’ecosistema stesso possano essere gestite strategicamente. In tal senso, l’Approccio Sistemico Vitale (ASV, Barile, 2000; 2009; Golinelli, 2000, 2010), in quanto meta-modello (Barile e Saviano, 2010) offre gli schemi interpretativi più idonei all’identificazione dei driver che abilitano la co-creazione, fornendo la giusta prospettiva manageriale per comprendere come la finalità della generazione congiunta di (nuovo) valore possa essere perseguita e rinnovata incessantemente, puntando alla vitalità nel lungo periodo (De Falco 2010). Poiché il fenomeno dell’emergence, concettualizzato in origine in ambito filosofico (Pessa, 2002; Minati and Pessa, 2006), risulta effimero e dunque di difficile riscontro empirico (Peters, 2014), cogliere le dinamiche soggiacenti alla co-creazione del valore può aiutare a comprendere i meccanismi più reconditi di formazione e riformazione, dunque emergenza, degli ecosistemi e la simultanea apparenza e rigenerazione continua in essi del valore. Se l’emergenza è così intesa come un processo in grado di generare nuovi elementi sistemici a partire dall’interazione di componenti preesistenti o introducendo nuovi modi di gestire elementi noti, il concetto può qui essere adoperato come chiave di volta per fare luce su come la co-creazione del valore possa essere gestita strategicamente e su come la complessità ecosistemica possa essere fronteggiata riuscendo a “gestire l’ingestibile” o quantomeno ad esplorarlo. In linea con la research agenda formulata negli ultimi contributi proposti in ambito S-D logic (Vargo e Lusch, 2017), il contributo in oggetto pone pertanto la necessità di adottare un mind-set sistemico allo studio degli ecosistemi che, ponendosi simultaneamente ad un livello macro, micro (e dunque meso) di descrizione, possa avanzare una prospettiva trascendente. Pertanto, il lavoro propone un framework integrato basato sulla combinazione dell’ASV e della visione ecosistemica. A partire dalla rielaborazione dei principali assunti delle due teorie, si propone un matching concettuale tra sistemi vitali ed ecosistemi di servizio per rivelare i driver che conducono all’emergere di una co-creazione sostenibile (dunque vitale). Il framework mira a comprendere: 1) i fattori chiave che abilitano la co-creazione del valore; 2) il modo in cui i meccanismi di co-creazione diano vita all’emergenza, formazione e riformazione degli ecosistemi per puntare alla vitalità.

L’emergenza come chiave interpretativa dei processi di co-creazione del valore: una rilettura (eco)sistemica

Polese F.;Troisi O.;Grimaldi M.
2020-01-01

Abstract

I mercati contemporanei, dominati da complessità ed ipercompetizione, assumono sempre più le sembianze di complessi ecosistemi “formati” da molteplici scambi di risorse, valore, cultura intercorrenti tra diversi tipi di stakeholder (Gummesson e Polese, 2009; Barile e Polese, 2010a), portatori dei più svariati interessi, posti a cavallo tra differenti contesti socio-economici. La visione ecosistemica, introdotta all’interno dei più recenti sviluppi della Service-dominant logic (S-D logic, Vargo e Lusch, 2008; 2011; 2016), ridefinisce i sistemi di servizio come stratificati e concentrici sistemi di attori che integrano risorse agendo in nome di comuni proposizioni di valore e istituzioni generando potenzialmente co-creazione di valore. L’intersecarsi di molteplici soggetti, relazioni e flussi conoscitivi all’interno di tali ecosistemi amplifica ancor di più l’alea manageriale. Per quanto vi sia una dimensione pianificata dei processi aziendali, la natura effimera della co-creazione del valore e lo scambio intangibile di risorse ed esperienze da cui questa deriva rendono parte delle interazioni di servizio non pianificabile. La visione ecosistemica, pur identificando i principali elementi che abilitano e circondano gli scambi di servizio, non analizza come l’insorgenza della co-creazione e dell’ecosistema stesso possano essere gestite strategicamente. In tal senso, l’Approccio Sistemico Vitale (ASV, Barile, 2000; 2009; Golinelli, 2000, 2010), in quanto meta-modello (Barile e Saviano, 2010) offre gli schemi interpretativi più idonei all’identificazione dei driver che abilitano la co-creazione, fornendo la giusta prospettiva manageriale per comprendere come la finalità della generazione congiunta di (nuovo) valore possa essere perseguita e rinnovata incessantemente, puntando alla vitalità nel lungo periodo (De Falco 2010). Poiché il fenomeno dell’emergence, concettualizzato in origine in ambito filosofico (Pessa, 2002; Minati and Pessa, 2006), risulta effimero e dunque di difficile riscontro empirico (Peters, 2014), cogliere le dinamiche soggiacenti alla co-creazione del valore può aiutare a comprendere i meccanismi più reconditi di formazione e riformazione, dunque emergenza, degli ecosistemi e la simultanea apparenza e rigenerazione continua in essi del valore. Se l’emergenza è così intesa come un processo in grado di generare nuovi elementi sistemici a partire dall’interazione di componenti preesistenti o introducendo nuovi modi di gestire elementi noti, il concetto può qui essere adoperato come chiave di volta per fare luce su come la co-creazione del valore possa essere gestita strategicamente e su come la complessità ecosistemica possa essere fronteggiata riuscendo a “gestire l’ingestibile” o quantomeno ad esplorarlo. In linea con la research agenda formulata negli ultimi contributi proposti in ambito S-D logic (Vargo e Lusch, 2017), il contributo in oggetto pone pertanto la necessità di adottare un mind-set sistemico allo studio degli ecosistemi che, ponendosi simultaneamente ad un livello macro, micro (e dunque meso) di descrizione, possa avanzare una prospettiva trascendente. Pertanto, il lavoro propone un framework integrato basato sulla combinazione dell’ASV e della visione ecosistemica. A partire dalla rielaborazione dei principali assunti delle due teorie, si propone un matching concettuale tra sistemi vitali ed ecosistemi di servizio per rivelare i driver che conducono all’emergere di una co-creazione sostenibile (dunque vitale). Il framework mira a comprendere: 1) i fattori chiave che abilitano la co-creazione del valore; 2) il modo in cui i meccanismi di co-creazione diano vita all’emergenza, formazione e riformazione degli ecosistemi per puntare alla vitalità.
2020
978-88-6950-393-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4743542
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