Il tema scelto dal comitato organizzatore per la seconda edizione dei “Dialoghi sull’archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo antico” è stato ‘La Memoria’. Anche in questo caso l’impianto del convegno prevedeva una serie di relazioni che, come è avvenuto lo scorso anno, hanno occupato la prima giornata dei lavori. Della memoria si è discusso innanzitutto sotto il profilo antropologico culturale, sia in termini teorici che attraverso l’esame di situazioni specifiche. Uno degli scopi principali era quello di indagare i meccanismi della costruzione della memoria da trasmettere e quelli relativi alla ricostruzione- manipolazione della memoria al servizio del presente. Nell’apparente eterogeneità degli argomenti toccati si potrà comunque discernere la coerenza della scelta da noi operata di esplorare attraverso la diversificazione degli approcci alcuni punti nodali del discorso sulla memoria unitamente a qualche caso di studio limitato al mondo greco e romano e al caso spettacolare di Kitawa, da parte di relatori che hanno affrontato il tema muovendo dal monumento e dai segni di cui è stato caricato sin dalla sua realizzazione e, per quanto riguarda Kitawa, partendo dal lavoro etnografico sul campo. Nella seconda e nella terza giornata (29-30 giugno 2017) sono stati presentati e discussi i papers ed i posters di tutti gli studiosi che hanno risposto, anche questa volta numerosi, alla call, a riprova della bontà della formula da noi adottata e della vitalità della ricerca archeologica mostrata da tanti colleghi, a partire dai più giovani.

Dialoghi sull'Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo, ATTI del II Convegno Internazionale di Studi ,

Marina Cipriani
;
Angela Pontrandolfo
;
Michele Scafuro
2018-01-01

Abstract

Il tema scelto dal comitato organizzatore per la seconda edizione dei “Dialoghi sull’archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo antico” è stato ‘La Memoria’. Anche in questo caso l’impianto del convegno prevedeva una serie di relazioni che, come è avvenuto lo scorso anno, hanno occupato la prima giornata dei lavori. Della memoria si è discusso innanzitutto sotto il profilo antropologico culturale, sia in termini teorici che attraverso l’esame di situazioni specifiche. Uno degli scopi principali era quello di indagare i meccanismi della costruzione della memoria da trasmettere e quelli relativi alla ricostruzione- manipolazione della memoria al servizio del presente. Nell’apparente eterogeneità degli argomenti toccati si potrà comunque discernere la coerenza della scelta da noi operata di esplorare attraverso la diversificazione degli approcci alcuni punti nodali del discorso sulla memoria unitamente a qualche caso di studio limitato al mondo greco e romano e al caso spettacolare di Kitawa, da parte di relatori che hanno affrontato il tema muovendo dal monumento e dai segni di cui è stato caricato sin dalla sua realizzazione e, per quanto riguarda Kitawa, partendo dal lavoro etnografico sul campo. Nella seconda e nella terza giornata (29-30 giugno 2017) sono stati presentati e discussi i papers ed i posters di tutti gli studiosi che hanno risposto, anche questa volta numerosi, alla call, a riprova della bontà della formula da noi adottata e della vitalità della ricerca archeologica mostrata da tanti colleghi, a partire dai più giovani.
2018
978-88-87744-80-4
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