Le canzoni, però, non sono lo «specchio della realtà storica» ma «sue rappresentazioni, prodotte e recepite all’interno di una collettività che condivide un codice comune». Sono parte di quell’immaginario collettivo grazie al quale la società «formula e riformula continuamente la propria storia». Rappresentazioni dell’Italia repubblicana in quanto frutto delle esperienze quotidiane, della psiche collettiva, dei processi di socializzazione e aggregazione. Roberto Vecchioni, a proposito delle canzoni d’autore, ha scritto: «anche dove si fa ricorso all’immaginario, si tratta di un immaginario già condiviso da chi ascolta e dunque facile a riconoscersi». La canzone allarga i confini dell’immaginario ridefinendo le coordinate culturali delle società di cui è espressione.
La colonna sonora della Repubblica. Immaginari e canzoni nell’Italia del secondo dopoguerra.
Marcello Ravveduto
2020-01-01
Abstract
Le canzoni, però, non sono lo «specchio della realtà storica» ma «sue rappresentazioni, prodotte e recepite all’interno di una collettività che condivide un codice comune». Sono parte di quell’immaginario collettivo grazie al quale la società «formula e riformula continuamente la propria storia». Rappresentazioni dell’Italia repubblicana in quanto frutto delle esperienze quotidiane, della psiche collettiva, dei processi di socializzazione e aggregazione. Roberto Vecchioni, a proposito delle canzoni d’autore, ha scritto: «anche dove si fa ricorso all’immaginario, si tratta di un immaginario già condiviso da chi ascolta e dunque facile a riconoscersi». La canzone allarga i confini dell’immaginario ridefinendo le coordinate culturali delle società di cui è espressione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.