Il contributo non intende i fenomeni di dis/umanizzazione nel senso di un post-human macchinale, sorta di ibridazione futuristica uomo-macchina, ma si concentra piuttosto su elementi storici, morali e politici. Com'è stato possibile costruire un sistema socio-economico estremamente iperconnesso (più di quanto non lo sia mai stato), ma anche solcato da divisioni non più suturabili in un sistema organico, che attacca e deteriora l’ecosistema di zone sempre più estese del pianeta, e che mette in serio pericolo perfino la perpetuazione della nostra specie? L'autore si chiede, cioè, in un tempo in cui il tecnocapitalismo occupa l’intero scenario del mondo globale, se vi siano e in che cosa consistano i processi di inclusione/esclusione tipici del mondo globale. In altre parole, il contributo mira a precisare alcuni dei costi più significativi del cosiddetto progresso economico. Al fine di investigare un tema tanto complesso e tanto urgente, pertanto, nel saggio viene proposta una critica del "tecnocapitalismo": ciò che implica un’interpretazione dell’umano sottoposta a una tensione tale da mostrare quel negativo che si può, a buon diritto, definire “dis/umanizzazione”.
IL TECNOCAPITALISMO E LA PRODUZIONE DELL’“IMMONDO”
Antonio Martone
2021-01-01
Abstract
Il contributo non intende i fenomeni di dis/umanizzazione nel senso di un post-human macchinale, sorta di ibridazione futuristica uomo-macchina, ma si concentra piuttosto su elementi storici, morali e politici. Com'è stato possibile costruire un sistema socio-economico estremamente iperconnesso (più di quanto non lo sia mai stato), ma anche solcato da divisioni non più suturabili in un sistema organico, che attacca e deteriora l’ecosistema di zone sempre più estese del pianeta, e che mette in serio pericolo perfino la perpetuazione della nostra specie? L'autore si chiede, cioè, in un tempo in cui il tecnocapitalismo occupa l’intero scenario del mondo globale, se vi siano e in che cosa consistano i processi di inclusione/esclusione tipici del mondo globale. In altre parole, il contributo mira a precisare alcuni dei costi più significativi del cosiddetto progresso economico. Al fine di investigare un tema tanto complesso e tanto urgente, pertanto, nel saggio viene proposta una critica del "tecnocapitalismo": ciò che implica un’interpretazione dell’umano sottoposta a una tensione tale da mostrare quel negativo che si può, a buon diritto, definire “dis/umanizzazione”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.