La Commissione Europea ha recentemente innalzato dal 40% al 55% (rispetto ai livelli del 1990), la soglia della percentuale di riduzione di emissioni di CO2e da perseguire entro il 2030, da parte dell’industria delle costruzioni. Tenuto conto del risultato parziale, e non esauriente, ottenuto per effetto della riduzione dei consumi energetici e delle risorse connessi alla fase di esercizio degli edifici, la politica ambientale dell’Unione Europea recentemente ha spostato l’attenzione verso le altre fasi del ciclo di vita, quelle della produzione, costruzione, manutenzione, dismissione. Lo studio, partendo dall’analisi della letteratura recente sulla tematica, ha inteso individuare best practice con l’obiettivo di fornire, agli operatori del settore, linee guida per la progettazione di un involucro edilizio opaco stratificato a basse emissioni, mediante un approccio integrato. In particolare, l’indagine è stata focalizzata sull’analisi dei sistemi costruttivi “a secco”, massivi e leggeri. Il modello ha inteso individuare, sulla base dell’analisi di un numero di casi studi significativo, le soluzioni di involucro in grado di ottimizzare le caratteristiche prestazionali sia in termini di energia incorporata sia in termini di efficienza energetica del sistema. I risultati evidenziano scenari innovativi, tracciando un nuovo panorama di esigenze e requisiti alla base della progettazione, quali le caratteristiche dei cicli produttivi dei materiali, le potenzialità intrinseche di recupero e riciclo degli stessi, le caratteristiche morfologiche dell’involucro stesso. Dal punto di vista tecnologico i nuovi scenari progettuali indirizzano verso l’utilizzo di sistemi tecnologici reversibili e resilienti, prestandosi sia ad un eventuale adeguamento normativo (impiantistico, strutturale, ecc.) nella fase di esercizio, sia ad agevoli operazioni di demolizione selettiva nella fase di fine vita, indirizzate al recupero/riciclo degli elementi.
Requisiti di sostenibilità dell’involucro edilizio opaco stratificato: linee guida per la progettazione a basse emissioni di CO2e
Giacomo Di Ruocco
2021
Abstract
La Commissione Europea ha recentemente innalzato dal 40% al 55% (rispetto ai livelli del 1990), la soglia della percentuale di riduzione di emissioni di CO2e da perseguire entro il 2030, da parte dell’industria delle costruzioni. Tenuto conto del risultato parziale, e non esauriente, ottenuto per effetto della riduzione dei consumi energetici e delle risorse connessi alla fase di esercizio degli edifici, la politica ambientale dell’Unione Europea recentemente ha spostato l’attenzione verso le altre fasi del ciclo di vita, quelle della produzione, costruzione, manutenzione, dismissione. Lo studio, partendo dall’analisi della letteratura recente sulla tematica, ha inteso individuare best practice con l’obiettivo di fornire, agli operatori del settore, linee guida per la progettazione di un involucro edilizio opaco stratificato a basse emissioni, mediante un approccio integrato. In particolare, l’indagine è stata focalizzata sull’analisi dei sistemi costruttivi “a secco”, massivi e leggeri. Il modello ha inteso individuare, sulla base dell’analisi di un numero di casi studi significativo, le soluzioni di involucro in grado di ottimizzare le caratteristiche prestazionali sia in termini di energia incorporata sia in termini di efficienza energetica del sistema. I risultati evidenziano scenari innovativi, tracciando un nuovo panorama di esigenze e requisiti alla base della progettazione, quali le caratteristiche dei cicli produttivi dei materiali, le potenzialità intrinseche di recupero e riciclo degli stessi, le caratteristiche morfologiche dell’involucro stesso. Dal punto di vista tecnologico i nuovi scenari progettuali indirizzano verso l’utilizzo di sistemi tecnologici reversibili e resilienti, prestandosi sia ad un eventuale adeguamento normativo (impiantistico, strutturale, ecc.) nella fase di esercizio, sia ad agevoli operazioni di demolizione selettiva nella fase di fine vita, indirizzate al recupero/riciclo degli elementi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.