Il contributo parte da una proposta di pianificazione urbanistica per una parte di territorio campano fortemente caratterizzata da specificità naturalistiche, insediative, agricole e storico - architettoniche: la penisola sorrentina, ed in particolare il comune di Piano di Sorrento. Tale proposta è imperniata sull'idea di un progressivo superamento del concetto di tutela come conservazione della conformazione fisica di un territorio verso un'idea di conservazione dei processi delle modalità trasformative. Interventi di riqualificazione ambientale, di restituzione al pubblico di spazi negati o nuovi interventi di tipo insediativo, in corrispondenza di punti non risolti o degradati del territorio, sono concepibili anche in contesti di rilevante valore paesaggistico a patto che risultino sufficientemente studiati sotto il profilo morfologico già alla scala di piano e che la configurazione proposta scaturisca da una riflessione operativa sulle modalità di trasformazione che hanno prodotto, nel tempo, il paesaggio stesso. Analogamente l'utilizzo di invarianti tipo - morfologiche riscontrabili nell'edilizia tradizionale per la trasformazione del patrimonio edilizio più recente può rappresentare uno strumento efficace che consente di coniugare il tema del recupero "ex post" dei valori paesaggistici compromessi con la fisiologica necessità di rinnovamento ed aggiornamento del patrimonio edilizio.
Pianificazione urbanistica e progetto di paesaggio. Una proposta per il Piano di Sorrento
DE SILVA F;
2014-01-01
Abstract
Il contributo parte da una proposta di pianificazione urbanistica per una parte di territorio campano fortemente caratterizzata da specificità naturalistiche, insediative, agricole e storico - architettoniche: la penisola sorrentina, ed in particolare il comune di Piano di Sorrento. Tale proposta è imperniata sull'idea di un progressivo superamento del concetto di tutela come conservazione della conformazione fisica di un territorio verso un'idea di conservazione dei processi delle modalità trasformative. Interventi di riqualificazione ambientale, di restituzione al pubblico di spazi negati o nuovi interventi di tipo insediativo, in corrispondenza di punti non risolti o degradati del territorio, sono concepibili anche in contesti di rilevante valore paesaggistico a patto che risultino sufficientemente studiati sotto il profilo morfologico già alla scala di piano e che la configurazione proposta scaturisca da una riflessione operativa sulle modalità di trasformazione che hanno prodotto, nel tempo, il paesaggio stesso. Analogamente l'utilizzo di invarianti tipo - morfologiche riscontrabili nell'edilizia tradizionale per la trasformazione del patrimonio edilizio più recente può rappresentare uno strumento efficace che consente di coniugare il tema del recupero "ex post" dei valori paesaggistici compromessi con la fisiologica necessità di rinnovamento ed aggiornamento del patrimonio edilizio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.