Previous research has shown how the gradual reduction in the influx of coins from Aegina prompted the Cretan cities to start their own monetary production. In the beginning, Cretan mints used Aegina staters to compensate for the lack of silver, sometimes overstriking these to turn them into their own currency. The finding of precious metal to be transformed into money remained problematic until the Hellenistic period when the return of Cretan mercenaries brought large numbers of currency to the island, stimulating monetary development in exchanges. The paper analyzes the periods of greatest inflow of nominals which were then transformed into local currency, comparing quantitative and qualitative data for the interpretation of the specificities of the phenomenon.

Precedenti ricerche hanno dimostrato come la progressiva riduzione dell'afflusso di monete di Egina spinse le città cretesi ad avviare la propria produzione monetaria. All'inizio, le zecche cretesi usavano stateri di Egina per compensare la mancanza di argento, talvolta riconiando queste per trasformarle in valuta propria. Il reperimento di metallo prezioso da trasformare in moneta è rimasto problematico fino a quando il periodo ellenistico quando il ritorno dei mercenari cretesi fece confluire grandi numeri di valuta sull'isola, stimolando lo sviluppo monetario negli scambi. Il contributo analizza i periodi di maggiore afflusso di nominali poi trasformati in moneta locale, mettendo in comparazione dati quantitativi e qualitativi per l'interpretazione delle specificità del fenomeno.

Overstrikes at Phaistos: chronologies and flows

Federico Carbone
2020-01-01

Abstract

Previous research has shown how the gradual reduction in the influx of coins from Aegina prompted the Cretan cities to start their own monetary production. In the beginning, Cretan mints used Aegina staters to compensate for the lack of silver, sometimes overstriking these to turn them into their own currency. The finding of precious metal to be transformed into money remained problematic until the Hellenistic period when the return of Cretan mercenaries brought large numbers of currency to the island, stimulating monetary development in exchanges. The paper analyzes the periods of greatest inflow of nominals which were then transformed into local currency, comparing quantitative and qualitative data for the interpretation of the specificities of the phenomenon.
2020
978-960-386-461-5
Precedenti ricerche hanno dimostrato come la progressiva riduzione dell'afflusso di monete di Egina spinse le città cretesi ad avviare la propria produzione monetaria. All'inizio, le zecche cretesi usavano stateri di Egina per compensare la mancanza di argento, talvolta riconiando queste per trasformarle in valuta propria. Il reperimento di metallo prezioso da trasformare in moneta è rimasto problematico fino a quando il periodo ellenistico quando il ritorno dei mercenari cretesi fece confluire grandi numeri di valuta sull'isola, stimolando lo sviluppo monetario negli scambi. Il contributo analizza i periodi di maggiore afflusso di nominali poi trasformati in moneta locale, mettendo in comparazione dati quantitativi e qualitativi per l'interpretazione delle specificità del fenomeno.
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