Le indagini sui processi decisionali attestano l’esistenza di veri e propri limiti cognitivi o comportamentali che impediscono all’agente, comunque siano proposti i dati, di compiere una scelta razionale. Da qui l’esigenza di ripensare il tema delle asimmetrie informative nelle relazioni di mercato e interrogarsi circa l’efficacia degli obblighi informativi - numerosi sono gli esempi offerti dalla normativa di derivazione europea (vendita di “pacchetti turistici”, contratti finanziari, multiproprietà, contratti a distanza, credito al consumo, ecc.) - quali correttivi a tutela della libertà contrattuale. Il problema investe anche i processi decisionali dei regolatori e il possibile ruolo dei sistemi di intelligenza artificiale nel miglioramento della qualità delle regole che presiedono al corretto funzionamento del mercato in termini di efficienza e solidarietà sociale. Speculare alle problematiche innanzi segnalate è l’impiego delle conoscenze neuroscientifiche nella messa punto di contenuti informativi precontrattuali e di modalità comunicative tali da orientare surrettiziamente le scelte dei destinatari. Spunti significativi sovvengono dagli studi sulla finanza comportamentale quanto al “circuito vizioso” che si determina fra conoscenza, overconfidence e propensione all’investimento. Specifica attenzione meritano inoltre l’applicabilità del divieto di pratiche commerciali sleali alle tecniche di neuromarketing e le implicazioni tra big data, potere di mercato, concorrenza.
Nuove tecnologie e dinamiche regolatorie dell'autonomia privata
mariassunta imbrenda
2021
Abstract
Le indagini sui processi decisionali attestano l’esistenza di veri e propri limiti cognitivi o comportamentali che impediscono all’agente, comunque siano proposti i dati, di compiere una scelta razionale. Da qui l’esigenza di ripensare il tema delle asimmetrie informative nelle relazioni di mercato e interrogarsi circa l’efficacia degli obblighi informativi - numerosi sono gli esempi offerti dalla normativa di derivazione europea (vendita di “pacchetti turistici”, contratti finanziari, multiproprietà, contratti a distanza, credito al consumo, ecc.) - quali correttivi a tutela della libertà contrattuale. Il problema investe anche i processi decisionali dei regolatori e il possibile ruolo dei sistemi di intelligenza artificiale nel miglioramento della qualità delle regole che presiedono al corretto funzionamento del mercato in termini di efficienza e solidarietà sociale. Speculare alle problematiche innanzi segnalate è l’impiego delle conoscenze neuroscientifiche nella messa punto di contenuti informativi precontrattuali e di modalità comunicative tali da orientare surrettiziamente le scelte dei destinatari. Spunti significativi sovvengono dagli studi sulla finanza comportamentale quanto al “circuito vizioso” che si determina fra conoscenza, overconfidence e propensione all’investimento. Specifica attenzione meritano inoltre l’applicabilità del divieto di pratiche commerciali sleali alle tecniche di neuromarketing e le implicazioni tra big data, potere di mercato, concorrenza.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Frontiere digitali del diritto (1).pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
7.96 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.96 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.