Gli autori analizzano i rapporti tra le istituzioni europee e le amministrazioni nazionali, partendo dai principi che dovrebbero guidare le attività amministrative negli Stati membri dell’Unione europea, attraverso la lente del rapporto tra cittadini e istituzioni. Al fine di testare quanto tali principi trovino riscontri nella prassi, i saggi affrontano casi concreti come, per esempio, le innovazioni legate alla digitalizzazione del procedimento amministrativo, l’applicazione in campo sanitario del nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, la cooperazione tra amministrazioni in materia di aiuti di stato, l’implementazione di programmi europei, lo sviluppo e il contrasto alla disoccupazione giovanile. Dai temi, dai problemi e dai casi esaminati emerge che molti sforzi sono ancora da fare affinché l’azione amministrativa, ai vari livelli, si sviluppi come co-amministrazione, cioè un’attività che vede la cooperazione non solo tra diversi apparati, ma anche tra questi e i cittadini che agiscono – individualmente o collettivamente – e che sono portatori di diversi interessi tutti in qualche modo meritevoli di tutela. Per governare il cambiamento istituzionale e organizzativo è necessario che le istituzioni europee non pretendano di cambiare i processi e le prassi solo attraverso una modifica delle regole dall’alto, ma che siano capaci di rispondere alle grandi sfide che le incalzano promuovendo e accompagnando una rimodulazione del rapporto tra cittadini e amministrazioni, affinché si indirizzi sempre più verso forme innovative che favoriscano la collaborazione e la mutua responsabilizzazione.

La raccolta di contributi presenti in questo volume è il frutto di un percorso di riflessione multidisciplinare sviluppatosi nel corso di diversi incontri, seminari e iniziative di formazione tra studiosi di diritto amministrativo europeo, sociologi dell’organizzazione ed economisti esperti in public management. Gli autori analizzano i rapporti tra le istituzioni europee e le amministrazioni nazionali, partendo dai principi che dovrebbero guidare le attività amministrative negli Stati membri dell’Unione europea, attraverso la lente del rapporto tra cittadini e istituzioni. Al fine di testare quanto tali principi trovino riscontri nella prassi, i saggi affrontano casi concreti come, per esempio, le innovazioni legate alla digitalizzazione del procedimento amministrativo, l’applicazione in campo sanitario del nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, la cooperazione tra amministrazioni in materia di aiuti di stato, l’implementazione di programmi europei, lo sviluppo e il contrasto alla disoccupazione giovanile. Dai temi, dai problemi e dai casi esaminati emerge che molti sforzi sono ancora da fare affinché l’azione amministrativa, ai vari livelli, si sviluppi come co-amministrazione, cioè un’attività che vede la cooperazione non solo tra diversi apparati, ma anche tra questi e i cittadini che agiscono – individualmente o collettivamente – e che sono portatori di diversi interessi tutti in qualche modo meritevoli di tutela. Per governare il cambiamento istituzionale e organizzativo è necessario che le istituzioni europee non pretendano di cambiare i processi e le prassi solo attraverso una modifica delle regole dall’alto, ma che siano capaci di rispondere alle grandi sfide che le incalzano promuovendo e accompagnando una rimodulazione del rapporto tra cittadini e amministrazioni, affinché si indirizzi sempre più verso forme innovative che favoriscano la collaborazione e la mutua responsabilizzazione.

Governare il cambiamento istituzionale e organizzativo nelle amministrazioni europee

BALDUZZI G;
2019-01-01

Abstract

La raccolta di contributi presenti in questo volume è il frutto di un percorso di riflessione multidisciplinare sviluppatosi nel corso di diversi incontri, seminari e iniziative di formazione tra studiosi di diritto amministrativo europeo, sociologi dell’organizzazione ed economisti esperti in public management. Gli autori analizzano i rapporti tra le istituzioni europee e le amministrazioni nazionali, partendo dai principi che dovrebbero guidare le attività amministrative negli Stati membri dell’Unione europea, attraverso la lente del rapporto tra cittadini e istituzioni. Al fine di testare quanto tali principi trovino riscontri nella prassi, i saggi affrontano casi concreti come, per esempio, le innovazioni legate alla digitalizzazione del procedimento amministrativo, l’applicazione in campo sanitario del nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, la cooperazione tra amministrazioni in materia di aiuti di stato, l’implementazione di programmi europei, lo sviluppo e il contrasto alla disoccupazione giovanile. Dai temi, dai problemi e dai casi esaminati emerge che molti sforzi sono ancora da fare affinché l’azione amministrativa, ai vari livelli, si sviluppi come co-amministrazione, cioè un’attività che vede la cooperazione non solo tra diversi apparati, ma anche tra questi e i cittadini che agiscono – individualmente o collettivamente – e che sono portatori di diversi interessi tutti in qualche modo meritevoli di tutela. Per governare il cambiamento istituzionale e organizzativo è necessario che le istituzioni europee non pretendano di cambiare i processi e le prassi solo attraverso una modifica delle regole dall’alto, ma che siano capaci di rispondere alle grandi sfide che le incalzano promuovendo e accompagnando una rimodulazione del rapporto tra cittadini e amministrazioni, affinché si indirizzi sempre più verso forme innovative che favoriscano la collaborazione e la mutua responsabilizzazione.
2019
978-88-6952-103-4
Gli autori analizzano i rapporti tra le istituzioni europee e le amministrazioni nazionali, partendo dai principi che dovrebbero guidare le attività amministrative negli Stati membri dell’Unione europea, attraverso la lente del rapporto tra cittadini e istituzioni. Al fine di testare quanto tali principi trovino riscontri nella prassi, i saggi affrontano casi concreti come, per esempio, le innovazioni legate alla digitalizzazione del procedimento amministrativo, l’applicazione in campo sanitario del nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, la cooperazione tra amministrazioni in materia di aiuti di stato, l’implementazione di programmi europei, lo sviluppo e il contrasto alla disoccupazione giovanile. Dai temi, dai problemi e dai casi esaminati emerge che molti sforzi sono ancora da fare affinché l’azione amministrativa, ai vari livelli, si sviluppi come co-amministrazione, cioè un’attività che vede la cooperazione non solo tra diversi apparati, ma anche tra questi e i cittadini che agiscono – individualmente o collettivamente – e che sono portatori di diversi interessi tutti in qualche modo meritevoli di tutela. Per governare il cambiamento istituzionale e organizzativo è necessario che le istituzioni europee non pretendano di cambiare i processi e le prassi solo attraverso una modifica delle regole dall’alto, ma che siano capaci di rispondere alle grandi sfide che le incalzano promuovendo e accompagnando una rimodulazione del rapporto tra cittadini e amministrazioni, affinché si indirizzi sempre più verso forme innovative che favoriscano la collaborazione e la mutua responsabilizzazione.
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