Si tratta del saggio conclusivo di un volume curato dall’a. per la Collana di studi patrocinata dalla Corte costituzionale, in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni dalla sua prima sentenza. Il volume ha inteso studiare l’interazione tra teoria dell’interpretazione e giurisprudenza costituzionale, in particolare per quanto riguarda la complessa interazione tra canoni ermeneutici tradizionali e argomentazione per principi. Il saggio muove dalla distinzione – attestata nella giurisprudenza costituzionale tedesca – tra incostituzionalità (Verfassungswidrigkeit) e inimicizia costituzionale (Verfassungsfeindlichkeit), con particolare attenzione al divieto di lavoro per motivi politici (c.d. Berufsverbot). L’analisi critica di questo fenomeno consente di elaborare una revisione della teoria ermeneutica, individuando un momento cognitivo ed uno istituzionale nella teoria. La scarsa attenzione alla posizione istituzionale del decisore (la competenza ermeneutica) consente di comprendere la diffusione di argomentazioni fallaci. Nella seconda parte del lavoro si cerca su tali basi di costruire un catalogo di argomenti sospetti, di argomenti, in altre parole, nei quali il ricorso a principi e pratiche di bilanciamento non mette al riparo dalla fallacia provocata dall’ignoranza del momento istituzionale. Quando tali argomenti ricorrono in una motivazione non è data ancora prova certa della deviazione decisoria: si tratta tuttavia di un indice rivelatore. In tal senso, a garanzia dell’argomentazione assiologica che motivi sulla propria competenza ermeneutica, si può elaborare soltanto una retorica del sospetto.
Inimicizia costituzionale competenza ermeneutica e retorica del sospetto
FEMIA P.
2006-01-01
Abstract
Si tratta del saggio conclusivo di un volume curato dall’a. per la Collana di studi patrocinata dalla Corte costituzionale, in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni dalla sua prima sentenza. Il volume ha inteso studiare l’interazione tra teoria dell’interpretazione e giurisprudenza costituzionale, in particolare per quanto riguarda la complessa interazione tra canoni ermeneutici tradizionali e argomentazione per principi. Il saggio muove dalla distinzione – attestata nella giurisprudenza costituzionale tedesca – tra incostituzionalità (Verfassungswidrigkeit) e inimicizia costituzionale (Verfassungsfeindlichkeit), con particolare attenzione al divieto di lavoro per motivi politici (c.d. Berufsverbot). L’analisi critica di questo fenomeno consente di elaborare una revisione della teoria ermeneutica, individuando un momento cognitivo ed uno istituzionale nella teoria. La scarsa attenzione alla posizione istituzionale del decisore (la competenza ermeneutica) consente di comprendere la diffusione di argomentazioni fallaci. Nella seconda parte del lavoro si cerca su tali basi di costruire un catalogo di argomenti sospetti, di argomenti, in altre parole, nei quali il ricorso a principi e pratiche di bilanciamento non mette al riparo dalla fallacia provocata dall’ignoranza del momento istituzionale. Quando tali argomenti ricorrono in una motivazione non è data ancora prova certa della deviazione decisoria: si tratta tuttavia di un indice rivelatore. In tal senso, a garanzia dell’argomentazione assiologica che motivi sulla propria competenza ermeneutica, si può elaborare soltanto una retorica del sospetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.