Tra le nozioni tecnico-giuridiche di maggiore rilievo introdotte e consolidatesi con l’avvento della disciplina comunitaria sulle comunicazioni elettroniche, spicca senza dubbio la c.d. neutralità tecnologica. Tale principio rappresenta la sintesi della più generale strategia di intervento tracciata dai legislatori comunitario e nazionale e consistente, dal lato “attivo”, nella creazione di un mercato competitivo, aperto e non discriminatorio tra i diversi operatori, mentre, dal lato “passivo”, nella tutela degli utenti e del correlato diritto al libero accesso ai mezzi di comunicazione. La neutralità tecnologica può essere pertanto definita come un requisito essenziale di ogni moderna rete di comunicazione, che assicura la promozione di un mercato aperto e tecnologicamente all’avanguardia, in cui l’innovazione e il pluralismo informativo rappresentano le direttrici da seguire (nonché gli elementi di bilanciamento) per una crescita e uno sviluppo costante ed equilibrato. Il Regolamento UE n. 2015/2120 (c.d. Regolamento Internet aperta) ha introdotto nuove regole in materia di accesso a Internet e alla c.d. net neutrality, uniformandosi alla politica adottata nel 2015 dalla statunitense Federal Communication Commission (FCC) con l’Open Internet Order (provvedimento questo poi rimodulato nel 2018, in chiave maggiormente liberista, dal Restoring Internet Freedom Order). La rinnovata disciplina sulle comunicazioni elettroniche si impone come materia delicata e sottoposta a tensioni di diversa natura: la regolamentazione e il controllo dell’attività delle imprese che operano in questo comparto influisce direttamente sulle istanze fondamentali dei cittadini, nonché sul futuro assetto tecnologico della società contemporanea. Rispetto a tali questioni, la neutralità tecnologica agisce come imprescindibile parametro di orientamento e conformazione delle policies degli Stati membri nonché della stessa attività degli operatori, fissando obblighi di trasparenza ed apertura verso un approccio maggiormente virtuoso, proteso all’innovazione e, al contempo, alla tutela delle posizioni soggettive dei cittadini dell’Unione.

Neutrality, data protection e crime prevention nelle comunicazioni elettroniche

Salvatore Vigliar
2022

Abstract

Tra le nozioni tecnico-giuridiche di maggiore rilievo introdotte e consolidatesi con l’avvento della disciplina comunitaria sulle comunicazioni elettroniche, spicca senza dubbio la c.d. neutralità tecnologica. Tale principio rappresenta la sintesi della più generale strategia di intervento tracciata dai legislatori comunitario e nazionale e consistente, dal lato “attivo”, nella creazione di un mercato competitivo, aperto e non discriminatorio tra i diversi operatori, mentre, dal lato “passivo”, nella tutela degli utenti e del correlato diritto al libero accesso ai mezzi di comunicazione. La neutralità tecnologica può essere pertanto definita come un requisito essenziale di ogni moderna rete di comunicazione, che assicura la promozione di un mercato aperto e tecnologicamente all’avanguardia, in cui l’innovazione e il pluralismo informativo rappresentano le direttrici da seguire (nonché gli elementi di bilanciamento) per una crescita e uno sviluppo costante ed equilibrato. Il Regolamento UE n. 2015/2120 (c.d. Regolamento Internet aperta) ha introdotto nuove regole in materia di accesso a Internet e alla c.d. net neutrality, uniformandosi alla politica adottata nel 2015 dalla statunitense Federal Communication Commission (FCC) con l’Open Internet Order (provvedimento questo poi rimodulato nel 2018, in chiave maggiormente liberista, dal Restoring Internet Freedom Order). La rinnovata disciplina sulle comunicazioni elettroniche si impone come materia delicata e sottoposta a tensioni di diversa natura: la regolamentazione e il controllo dell’attività delle imprese che operano in questo comparto influisce direttamente sulle istanze fondamentali dei cittadini, nonché sul futuro assetto tecnologico della società contemporanea. Rispetto a tali questioni, la neutralità tecnologica agisce come imprescindibile parametro di orientamento e conformazione delle policies degli Stati membri nonché della stessa attività degli operatori, fissando obblighi di trasparenza ed apertura verso un approccio maggiormente virtuoso, proteso all’innovazione e, al contempo, alla tutela delle posizioni soggettive dei cittadini dell’Unione.
2022
9788813379889
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4786042
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