A partire da alcune pagine del saggio su Linguaggio e destino di Severino vengono svolte delle riflessioni sulla dottrina dello schematismo di Kant. Esso ha una funzione di mediazione che viene valorizzata solo in parte da Severino, cioè solo come relazione parola-cosa e come esempio di identità qualsiasi (universale particolarizzato) che la cosa assume entro questa relazione. Il mio contributo intende insistere invece sul più ampio ruolo della mediazione schematica, che entra a far parte del problema dell’identità delle cose. Sullo sfondo della sintesi tra opposti (sensibilità e intelletto), sosterrò che lo schematismo enfatizza le matrici non linguistiche del linguaggio e le differenze specifiche di altre forme di significazione, connesse a grafie fenomeniche non verbali. In questo modo l’identità fa la differenza; la cosa non è un unico universale particolarizzato rivelato dalla parola, perché si costituisce entro una gamma originariamente diversificata di aspetti e funzioni. L’identità della cosa si definisce obliquamente a tali aspetti, per scarti e contiguità tra essi.

Identità qualsiasi. Note su schematismo e forma della cosa

Marco Russo
2022-01-01

Abstract

A partire da alcune pagine del saggio su Linguaggio e destino di Severino vengono svolte delle riflessioni sulla dottrina dello schematismo di Kant. Esso ha una funzione di mediazione che viene valorizzata solo in parte da Severino, cioè solo come relazione parola-cosa e come esempio di identità qualsiasi (universale particolarizzato) che la cosa assume entro questa relazione. Il mio contributo intende insistere invece sul più ampio ruolo della mediazione schematica, che entra a far parte del problema dell’identità delle cose. Sullo sfondo della sintesi tra opposti (sensibilità e intelletto), sosterrò che lo schematismo enfatizza le matrici non linguistiche del linguaggio e le differenze specifiche di altre forme di significazione, connesse a grafie fenomeniche non verbali. In questo modo l’identità fa la differenza; la cosa non è un unico universale particolarizzato rivelato dalla parola, perché si costituisce entro una gamma originariamente diversificata di aspetti e funzioni. L’identità della cosa si definisce obliquamente a tali aspetti, per scarti e contiguità tra essi.
2022
978-88-6938-300-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4797609
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