L’emergenza pandemica globale ha evidenziato come gli scenari urbani, ma soprattutto i tempi e gli orari che re-golano e scandiscono la vita delle persone, siano stati investiti da innumerevoli e necessari cambiamenti. Questa crisi è occasione per l’urbanistica per ripensare il funzionamento della città, dei suoi spazi, dei suoi tempi e delle sue forme di interazione sociale ed economica. I piani dei tempi e degli orari delle città, strumenti elaborati in Italia a partire dagli anni ‘90 nell’ambito delle politi-che temporali urbane, hanno come obiettivo principale quello di integrare e armonizzare i tempi di lavoro e non lavoro, migliorare l’accessibilità ai servizi urbani, riqualificare e animare le aree urbane degradate, rivitalizzare i centri storici, migliorare la qualità e la sicurezza della mobilità lenta e del trasporto pubblico locale. Considerate le esigenze di distanziamento fisico delle persone, si propone un modello di distanziamento tempora-le mediante lo sfalsamento degli orari di accesso al lavoro e ai servizi, le cui conseguenze sono principalmente la necessità di una conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie con la vita complessiva della città.
L’urbanistica per le emergenze. Il distanziamento fisico mediante il distanziamento temporale
Isidoro Fasolino;Michele Grimaldi;Francesca Coppola;Valentina Adinolfi
2022-01-01
Abstract
L’emergenza pandemica globale ha evidenziato come gli scenari urbani, ma soprattutto i tempi e gli orari che re-golano e scandiscono la vita delle persone, siano stati investiti da innumerevoli e necessari cambiamenti. Questa crisi è occasione per l’urbanistica per ripensare il funzionamento della città, dei suoi spazi, dei suoi tempi e delle sue forme di interazione sociale ed economica. I piani dei tempi e degli orari delle città, strumenti elaborati in Italia a partire dagli anni ‘90 nell’ambito delle politi-che temporali urbane, hanno come obiettivo principale quello di integrare e armonizzare i tempi di lavoro e non lavoro, migliorare l’accessibilità ai servizi urbani, riqualificare e animare le aree urbane degradate, rivitalizzare i centri storici, migliorare la qualità e la sicurezza della mobilità lenta e del trasporto pubblico locale. Considerate le esigenze di distanziamento fisico delle persone, si propone un modello di distanziamento tempora-le mediante lo sfalsamento degli orari di accesso al lavoro e ai servizi, le cui conseguenze sono principalmente la necessità di una conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie con la vita complessiva della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.