The article investigates the role of decoration in the art and architecture of Islam and the aesthetic and formal values of the ornamental motifs –geometric, calligraphic and vegetal– that characterize it.These motifs, despite the different figurative outcomes, all show the profound link with the compositional rigour of Islamic art and architecture that beautifully synthesizes theoretical, philosophical and religious principles at the same time. Islamic decoration is expressed in a generally aniconic language which, in the abstraction of forms and the composure of the geometric structure, seems to trace the concrete signs of the superiority of divine creation over what is produced by the hand and mind of man. However, the resulting figurative repertoire can be traced back to the graphic logic of the 'plot', which contributes to enhancing the role of geometry as a fundamental ordering tool with which to shape the overall design starting from a few, simple graphic elements. Just like in a fabric, the lines, signs, shapes and decorative motifs –responding to precise and clear mathematical laws– are rhythmically placed side by side, in an alternation of repetitions and variations, and appear so intimately linked as to make it almost impossible the perception of each constituent element to the whole. And this, regardless of the techniques and materials used in various ways –stucco, stone, bricks, wood, ceramics, metals, just to name a few– to which a unique decorative repertoire corresponds, with similar figurative effects. This represents, in fact, a unique ornamental aspect that Islamic art has developed. Starting from these considerations, the contribution intends to retrace the compositional logic of the creative process at the basis of the drawing of Islamic decorative parties. In particular, through a critical graphic and geometric reading, we focus on the figurative results of decorations obtained thanks to the rigorous organization of signs and ornamental motifs. These drawings are often accentuated and made even richer thanks to the skilful use of colour or a well-studied arrangement of modular elements such as stones or bricks that design masonry equipment, in which aesthetic and structural values are perfectly integrated. Examples, all of which, whose decorative effects express the extraordinary strength of the aesthetics of the weave, typical of this art.

Il contributo indaga sul ruolo della decorazione nell’arte e nell’architettura dell’Islam, e sulle valenze estetiche e formali dei motivi ornamentali – geometrici, calligrafici e vegetali – che la connotano. Elementi che, pur nei differenti esiti figurativi, mostrano, tutti il profondo radicamento al rigore compositivo proprio dell’arte e dell’architettura islamica che magnificamente sintetizza principi teoretici, filosofici e religiosi al tempo stesso. La decorazione islamica si esprime infatti secondo un linguaggio generalmente aniconico che, nell’astrazione delle forme e nella compostezza della struttura geometrica, sembra rintracciare i segni concreti della superiorità della creazione divina rispetto a quanto prodotto dalla mano e dalla mente dell’uomo. Il repertorio figurativo che ne deriva è in ogni caso riconducibile a una logica grafica, quella della trama, che contribuisce a esaltare il ruolo della geometria, vero strumento ordinatore con il quale il disegno complessivo prende forma a partire da pochi, semplici elementi grafici. Proprio come in un tessuto, infatti, le linee, i segni, le forme e i motivi decorativi – rispondendo a precise e chiare leggi matematiche – si affiancano ritmicamente, in un’alternanza di ripetizioni e variazioni, e appaiono così intimamente legati da rendere quasi impossibile la percezione di ciascun elemento costitutivo rispetto all’insieme. E questo, indipendentemente dalle tecniche e dai materiali variamente impiegati – stucco, pietra, laterizi, legno, ceramica, metalli, solo per citarne alcuni – ai quali corrisponde un repertorio decorativo unico, dagli analoghi effetti figurativi. Ciò rappresenta, di fatto, il più singolare aspetto ornamentale che l’arte islamica abbia sviluppato. Partendo da tali considerazioni, il contributo intende ripercorrere la logica compositiva del processo creativo alla base del disegno dei partiti decorativi islamici. In particolare, attraverso una lettura critica di tipo grafico e geometrico, ci si sofferma sugli esiti figurativi di decorazioni ottenute grazie alla rigorosa organizzazione di segni e motivi ornamentali. Tali disegni sono spesso accentuati e resi ancora più ricchi grazie a un uso sapiente del colore o a una disposizione ben studiata di elementi modulari quali pietre o mattoni che disegnano apparecchiature murarie, in cui valenze estetiche e strutturali si integrano perfettamente. Esempi, tutti, i cui effetti decorativi esplicitano la straordinaria forza dell’estetica dell’intreccio, propria di quest’arte.

Geometria e ornamento come identità culturale. Valenze estetiche e formali della decorazione nell’architettura islamica

Barbara Messina
2022-01-01

Abstract

The article investigates the role of decoration in the art and architecture of Islam and the aesthetic and formal values of the ornamental motifs –geometric, calligraphic and vegetal– that characterize it.These motifs, despite the different figurative outcomes, all show the profound link with the compositional rigour of Islamic art and architecture that beautifully synthesizes theoretical, philosophical and religious principles at the same time. Islamic decoration is expressed in a generally aniconic language which, in the abstraction of forms and the composure of the geometric structure, seems to trace the concrete signs of the superiority of divine creation over what is produced by the hand and mind of man. However, the resulting figurative repertoire can be traced back to the graphic logic of the 'plot', which contributes to enhancing the role of geometry as a fundamental ordering tool with which to shape the overall design starting from a few, simple graphic elements. Just like in a fabric, the lines, signs, shapes and decorative motifs –responding to precise and clear mathematical laws– are rhythmically placed side by side, in an alternation of repetitions and variations, and appear so intimately linked as to make it almost impossible the perception of each constituent element to the whole. And this, regardless of the techniques and materials used in various ways –stucco, stone, bricks, wood, ceramics, metals, just to name a few– to which a unique decorative repertoire corresponds, with similar figurative effects. This represents, in fact, a unique ornamental aspect that Islamic art has developed. Starting from these considerations, the contribution intends to retrace the compositional logic of the creative process at the basis of the drawing of Islamic decorative parties. In particular, through a critical graphic and geometric reading, we focus on the figurative results of decorations obtained thanks to the rigorous organization of signs and ornamental motifs. These drawings are often accentuated and made even richer thanks to the skilful use of colour or a well-studied arrangement of modular elements such as stones or bricks that design masonry equipment, in which aesthetic and structural values are perfectly integrated. Examples, all of which, whose decorative effects express the extraordinary strength of the aesthetics of the weave, typical of this art.
2022
9788899586294
Il contributo indaga sul ruolo della decorazione nell’arte e nell’architettura dell’Islam, e sulle valenze estetiche e formali dei motivi ornamentali – geometrici, calligrafici e vegetali – che la connotano. Elementi che, pur nei differenti esiti figurativi, mostrano, tutti il profondo radicamento al rigore compositivo proprio dell’arte e dell’architettura islamica che magnificamente sintetizza principi teoretici, filosofici e religiosi al tempo stesso. La decorazione islamica si esprime infatti secondo un linguaggio generalmente aniconico che, nell’astrazione delle forme e nella compostezza della struttura geometrica, sembra rintracciare i segni concreti della superiorità della creazione divina rispetto a quanto prodotto dalla mano e dalla mente dell’uomo. Il repertorio figurativo che ne deriva è in ogni caso riconducibile a una logica grafica, quella della trama, che contribuisce a esaltare il ruolo della geometria, vero strumento ordinatore con il quale il disegno complessivo prende forma a partire da pochi, semplici elementi grafici. Proprio come in un tessuto, infatti, le linee, i segni, le forme e i motivi decorativi – rispondendo a precise e chiare leggi matematiche – si affiancano ritmicamente, in un’alternanza di ripetizioni e variazioni, e appaiono così intimamente legati da rendere quasi impossibile la percezione di ciascun elemento costitutivo rispetto all’insieme. E questo, indipendentemente dalle tecniche e dai materiali variamente impiegati – stucco, pietra, laterizi, legno, ceramica, metalli, solo per citarne alcuni – ai quali corrisponde un repertorio decorativo unico, dagli analoghi effetti figurativi. Ciò rappresenta, di fatto, il più singolare aspetto ornamentale che l’arte islamica abbia sviluppato. Partendo da tali considerazioni, il contributo intende ripercorrere la logica compositiva del processo creativo alla base del disegno dei partiti decorativi islamici. In particolare, attraverso una lettura critica di tipo grafico e geometrico, ci si sofferma sugli esiti figurativi di decorazioni ottenute grazie alla rigorosa organizzazione di segni e motivi ornamentali. Tali disegni sono spesso accentuati e resi ancora più ricchi grazie a un uso sapiente del colore o a una disposizione ben studiata di elementi modulari quali pietre o mattoni che disegnano apparecchiature murarie, in cui valenze estetiche e strutturali si integrano perfettamente. Esempi, tutti, i cui effetti decorativi esplicitano la straordinaria forza dell’estetica dell’intreccio, propria di quest’arte.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4815253
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