Nel nostro tempo, persino nelle nostre società democratiche e consensuali, quelli che già per Kant erano i principi fondamentali del vivere civile, cioè la libertà individuale, l’uguaglianza formale di fronte alla legge, il diritto a una rappresentanza politica e il diritto dell’ospite a non essere trattato ostilmente, vengono non semplicemente violati, ma apertamente negati col pretesto del manifestarsi di una situazione di pericolo, che ha però, come primo effetto, quello di rendere invisibili le sue stesse vittime. I saggi qui raccolti, dunque, ripartendo da Kant, sono attraversati dalle questioni dell’esclusione e dell’integrazione dei migranti, del rapporto tra potere e territorio, e tra pubblico e privato, della fondabilità di un diritto cosmopolitico, del significato della dignità umana e dell’idea stessa di diritti umani.
Cartografie di guerra. Le ragioni della convivenza dopo Kant
Trucchio A
2011
Abstract
Nel nostro tempo, persino nelle nostre società democratiche e consensuali, quelli che già per Kant erano i principi fondamentali del vivere civile, cioè la libertà individuale, l’uguaglianza formale di fronte alla legge, il diritto a una rappresentanza politica e il diritto dell’ospite a non essere trattato ostilmente, vengono non semplicemente violati, ma apertamente negati col pretesto del manifestarsi di una situazione di pericolo, che ha però, come primo effetto, quello di rendere invisibili le sue stesse vittime. I saggi qui raccolti, dunque, ripartendo da Kant, sono attraversati dalle questioni dell’esclusione e dell’integrazione dei migranti, del rapporto tra potere e territorio, e tra pubblico e privato, della fondabilità di un diritto cosmopolitico, del significato della dignità umana e dell’idea stessa di diritti umani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.