Dopo una lunga e tortuosa fase di ‘transizione’ per molti versi ancora non conclusa, il 30 giugno 2012, quasi un anno e mezzo dopo la ‘rivoluzione di Gennaio’ (Thawrat Yanayr) , che aveva messo fine alla quasi trentennale presidenza di Husni Mubarak (al potere dall’ottobre 1981), viene per la prima volta democraticamente eletto un presidente egiziano. Il candidato della Fratellanza musulmana, Muhammad Mursi, vince di stretta misura (51,73%) il ballottaggio contro Ahmad Shafiq, un candidato arrivato con qualche sorpresa al secondo turno che personifica il vecchio regime, generale dell’aviazione militare e primo ministro nominato dal Mubarak durante la crisi che avrebbe portato alla sua destituzione nel gennaio - febbraio 2011. L’elezione di Mursi era l’esito della ‘fase transitoria’ (al-fatra al-intiqaliyya) avviatasi dopo che una rivolta popolare, grazie sia alle proteste di piazza senza precedenti in tutto l’Egitto, sia all’apporto cruciale delle forze armate. Erano stati proprio i vertici dell’esercito, infatti, a ritirare il sostegno al presidente, di fatto destituendolo e imponendo il passaggio del potere nelle mani del ‘Consiglio supremo delle forze armate’ (SCAF nell’oramai noto acronimo inglese), in nome della difesa della rivoluzione e con la promessa di una veloce transizione verso la democrazia.
I Fratelli Musulmani e la Rivoluzione di Gennaio: Tra tentazione egemonica e neo-autoritarismo
TETI G;
2013-01-01
Abstract
Dopo una lunga e tortuosa fase di ‘transizione’ per molti versi ancora non conclusa, il 30 giugno 2012, quasi un anno e mezzo dopo la ‘rivoluzione di Gennaio’ (Thawrat Yanayr) , che aveva messo fine alla quasi trentennale presidenza di Husni Mubarak (al potere dall’ottobre 1981), viene per la prima volta democraticamente eletto un presidente egiziano. Il candidato della Fratellanza musulmana, Muhammad Mursi, vince di stretta misura (51,73%) il ballottaggio contro Ahmad Shafiq, un candidato arrivato con qualche sorpresa al secondo turno che personifica il vecchio regime, generale dell’aviazione militare e primo ministro nominato dal Mubarak durante la crisi che avrebbe portato alla sua destituzione nel gennaio - febbraio 2011. L’elezione di Mursi era l’esito della ‘fase transitoria’ (al-fatra al-intiqaliyya) avviatasi dopo che una rivolta popolare, grazie sia alle proteste di piazza senza precedenti in tutto l’Egitto, sia all’apporto cruciale delle forze armate. Erano stati proprio i vertici dell’esercito, infatti, a ritirare il sostegno al presidente, di fatto destituendolo e imponendo il passaggio del potere nelle mani del ‘Consiglio supremo delle forze armate’ (SCAF nell’oramai noto acronimo inglese), in nome della difesa della rivoluzione e con la promessa di una veloce transizione verso la democrazia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.