Le aree interne italiane costituiscono il 60% della superficie nazionale e sono abitate da circa 13 milioni di persone (Agenzia per la Coesione Territoriale, 2018). Storicamente caratterizzate da una condizione di incuria e marginalità, da una scarsa offerta di servizi e protagoniste di un lungo e progressivo abbandono in favore delle aree urbane, sono anche un serbatoio di capitale territoriale e umano inutilizzato, considerato - a tutt’oggi - strategico per il rilancio e lo sviluppo del nostro Paese. Studi recenti, al fine di favorire un’inversione di tendenza rispetto al forte esodo, alla riduzione dell’occupazione, al degrado del patrimonio culturale e paesaggistico a cui si sta assistendo a partire dal secondo dopoguerra, rivolgono particolare attenzione ai fattori immateriali e relazionali per interpretare le dinamiche di sviluppo, evidenziando come la marginalità delle aree interne non sia determinata unicamente da condizioni economiche sfavorevoli o da risorse mancanti ma anche da un missing link, rappresentato dalla scarsa valorizzazione delle informazioni geografiche rese disponibili dai social networks per la promozione del turismo nelle aree interne. Infatti, immersi come siamo nella comunicazione always on, non possiamo non considerare che le tecnologie digitali, nel comparto turistico, sono ormai un elemento pervasivo che ne condiziona l’assetto. L’attenzione del turista-consumatore è ormai polarizzata al digitale: dalla ricerca delle informazioni alla prenotazione e fino alla fruizione della propria esperienza, mediata e condivisa anche online che lo rende protagonista del digital travel journey. Partendo dallo scenario sin qui brevemente descritto, il presente contributo intende riflettere sul ruolo assunto da piattaforme come Facebook, Instagram, Youtube che - costituendo la forma contemporanea del passaparola - rappresentano un’interfaccia fondamentale tra il livello locale e quello globale, in grado di esaltare i milieux attraverso uno scambio positivo e sinergico di narrazioni che consente a migliaia di utenti di ottenere le informazioni di cui necessitano - anche per aree poste fuori dai sentieri battuti - divenendo veri e propri cataloghi di viaggio.

Le moderne tecnologie digitali nel processo di co-creazione dell'esperienza turistica

Germana Citarella
2023-01-01

Abstract

Le aree interne italiane costituiscono il 60% della superficie nazionale e sono abitate da circa 13 milioni di persone (Agenzia per la Coesione Territoriale, 2018). Storicamente caratterizzate da una condizione di incuria e marginalità, da una scarsa offerta di servizi e protagoniste di un lungo e progressivo abbandono in favore delle aree urbane, sono anche un serbatoio di capitale territoriale e umano inutilizzato, considerato - a tutt’oggi - strategico per il rilancio e lo sviluppo del nostro Paese. Studi recenti, al fine di favorire un’inversione di tendenza rispetto al forte esodo, alla riduzione dell’occupazione, al degrado del patrimonio culturale e paesaggistico a cui si sta assistendo a partire dal secondo dopoguerra, rivolgono particolare attenzione ai fattori immateriali e relazionali per interpretare le dinamiche di sviluppo, evidenziando come la marginalità delle aree interne non sia determinata unicamente da condizioni economiche sfavorevoli o da risorse mancanti ma anche da un missing link, rappresentato dalla scarsa valorizzazione delle informazioni geografiche rese disponibili dai social networks per la promozione del turismo nelle aree interne. Infatti, immersi come siamo nella comunicazione always on, non possiamo non considerare che le tecnologie digitali, nel comparto turistico, sono ormai un elemento pervasivo che ne condiziona l’assetto. L’attenzione del turista-consumatore è ormai polarizzata al digitale: dalla ricerca delle informazioni alla prenotazione e fino alla fruizione della propria esperienza, mediata e condivisa anche online che lo rende protagonista del digital travel journey. Partendo dallo scenario sin qui brevemente descritto, il presente contributo intende riflettere sul ruolo assunto da piattaforme come Facebook, Instagram, Youtube che - costituendo la forma contemporanea del passaparola - rappresentano un’interfaccia fondamentale tra il livello locale e quello globale, in grado di esaltare i milieux attraverso uno scambio positivo e sinergico di narrazioni che consente a migliaia di utenti di ottenere le informazioni di cui necessitano - anche per aree poste fuori dai sentieri battuti - divenendo veri e propri cataloghi di viaggio.
2023
9788894690125
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4833151
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