Il presente capitolo intende soffermarsi sulle decisioni della Corte di giustizia dell’Unione europea relative all’utilizzo del velo islamico sul luogo di lavoro al fine di evidenziare il difficile bilanciamento tra libertà religiosa e libertà di impresa. La libertà, infatti, dei dipendenti di indossare abiti religiosi sul luogo di lavoro è entrata in conflitto con gli interessi economici e l’attività del datore di lavoro improntata ad una c.d. “politica di neutralità”, nonché con il necessario bilanciamento con gli altri diritti fondamentali ad opera dei giudici nazionali. Il risultato finale è che, anche nei paesi di emigrazione, le donne islamiche finiscono per subire restrizioni alle proprie libertà e identità.
Il velo islamico e le discriminazioni sul luogo di lavoro nella giurisprudenza della Corte di giustizia tra bilanciamento e comparazione
T. Russo
2023-01-01
Abstract
Il presente capitolo intende soffermarsi sulle decisioni della Corte di giustizia dell’Unione europea relative all’utilizzo del velo islamico sul luogo di lavoro al fine di evidenziare il difficile bilanciamento tra libertà religiosa e libertà di impresa. La libertà, infatti, dei dipendenti di indossare abiti religiosi sul luogo di lavoro è entrata in conflitto con gli interessi economici e l’attività del datore di lavoro improntata ad una c.d. “politica di neutralità”, nonché con il necessario bilanciamento con gli altri diritti fondamentali ad opera dei giudici nazionali. Il risultato finale è che, anche nei paesi di emigrazione, le donne islamiche finiscono per subire restrizioni alle proprie libertà e identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.