Il pensiero di Sarah Kofman indaga le impasses presenti nel cuore della filosofia occidentale, interrogandosi sulla precisa posizione sessuata del discorso filosofico. La sua ricerca spazia tra l’estetica, la metafisica, la letteratura con un originale metodo di lettura-scrittura al tempo stesso rigoroso e sperimentale. Avvalendosi della doppia chiave di lettura nietzschiana e freudiana di cui è stata una grande specialista, apre un corpo a corpo con le istanze della speculazione metafisica e della riflessione psicoanalitica. Il particolare intreccio tra vita e filosofia forgia in lei una scrittura singolare capace di esprimere la profonda complessità e ambiguità dell’essere umano. Il suo sguardo critico, la sua parola tagliente, la sua ironia diffidente, si mettono in ascolto di tutti quei “resti” che, occultati e svalutati, sono invece rivelatori dell’irriducibilità a qualsiasi mistificazione. Per mettere in maggior rilievo la forza di questa pensatrice, si propone una traduzione dei saggi di Françoise Collin, Jean-Luc Nancy, Jacques Derrida e della stessa Sarah Kofman, pubblicati in un numero speciale dei Cahiers du Grif dopo la sua scomparsa.
Il "rimosso" nell'operazione filosofica. Il pensiero di Sarah Kofman
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
						
							
							
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
						
							
							
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Stefania Tarantino
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			2024
Abstract
Il pensiero di Sarah Kofman indaga le impasses presenti nel cuore della filosofia occidentale, interrogandosi sulla precisa posizione sessuata del discorso filosofico. La sua ricerca spazia tra l’estetica, la metafisica, la letteratura con un originale metodo di lettura-scrittura al tempo stesso rigoroso e sperimentale. Avvalendosi della doppia chiave di lettura nietzschiana e freudiana di cui è stata una grande specialista, apre un corpo a corpo con le istanze della speculazione metafisica e della riflessione psicoanalitica. Il particolare intreccio tra vita e filosofia forgia in lei una scrittura singolare capace di esprimere la profonda complessità e ambiguità dell’essere umano. Il suo sguardo critico, la sua parola tagliente, la sua ironia diffidente, si mettono in ascolto di tutti quei “resti” che, occultati e svalutati, sono invece rivelatori dell’irriducibilità a qualsiasi mistificazione. Per mettere in maggior rilievo la forza di questa pensatrice, si propone una traduzione dei saggi di Françoise Collin, Jean-Luc Nancy, Jacques Derrida e della stessa Sarah Kofman, pubblicati in un numero speciale dei Cahiers du Grif dopo la sua scomparsa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


