I rapporti agrari e il mercato agroalimentare

Historically, agricultural relations constitute an important scenario in the development of new and more flexible forms of dispute resolution. The alternative to the jurisdictional model and the specialization of the judges represent a real choice of field that accompanies the economic-social dynamics of agriculture, shaping itself, as the object of the dispute changes, according to the critical issues that gradually emerge. So if the conflicts generated by the agricultural model centered on landed income are counterbalanced by the Commissions and juntas of arbitrators on agricultural work, it is on the agrarian contract, in the paradigmatic form of the rental of rustic land, which is erected the equally paradigmatic attempt mandatory conciliation in front of the I.P.A. The interventions of the Common Agricultural Policy are also complemented by the establishment, at the paying agency, of the Chamber of Arbitration. The special proceedings are accompanied by further deflationary measures (mediation, assisted negotiation) and, in particular, the arbitration instrument which has now become free, in the light of the reform of 2006 and therefore of the so-called Cartabia reform, from any cultural obstacle to its full operation. The options available for the resolution of conflicts are therefore different and almost concurrent, leaving the interested party the choice, far from obvious, on the path to tak

Quello dei rapporti agrari costituisce storicamente un importante scenario nella messa a punto di nuove e più flessibili forme di risoluzione delle controversie. L’alternativa al modello giurisdizionale e la specializzazione dell’organo giudicante rappresentano una vera e propria scelta di campo che accompagna le dinamiche economico-sociali dell’agricoltura, plasmandosi, al mutare dell’oggetto del contendere, secondo le criticità via via emerse. Talchè se ai conflitti generati dal modello agricolo incentrato sulla rendita latifondiaria fanno da contraltare le Commissioni e giunte d’arbitri sul lavoro agricolo, è sul contratto agrario, nella forma paradigmatica dell’affitto di fondo rustico, che viene eretto l’altrettanto paradigmatico tentativo obbligatorio di conciliazione dinanzi all’I.P.A. Agli interventi di Politica agraria comunitaria è inoltre complementare l’istituzione, presso l’organismo pagatore, della Camera Arbitrale. Ai procedimenti speciali si affiancano le ulteriori misure deflattive (mediazione, negoziazione assistita) e, in particolare, lo strumento arbitrale ormai affrancatosi, alla luce della riforma del 2006 e quindi della cd. riforma Cartabia, da qualsivoglia ostacolo culturale ad una sua piena operatività. Le opzioni praticabili ai fini della composizione dei conflitti sono dunque diverse e pressochè concorrenti, lasciando all’interessato la scelta, tutt’altro che scontata, sulla strada da intraprendere.