L'humus a cui ci obbliga a pensare Andrea Francolino, spiega il direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti, è il terreno comune sul quale viviamo e sperimentiamo il nostro stare al mondo, utilizzando una potenza tecnologica pressoché illimitata e fin troppo distruttiva e offensiva nei confronti del pianeta e degli altri. La Terra, comune a tutti, cancella i confini e la difesa delle etnie decade di significato e funzione, davanti alla difesa della natura, alla salvaguardia dell’humus collettivo. Da Madre Natura dobbiamo poi imparare come convivere armonicamente con l’entropia e come accettare i cambiamenti. Pensare e agire nell’ottica di un tempo meno violento e catastrofico e quanto più naturale e cosmico.
26 novembre 2021 h 18.30
Adriana Rispoli
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2021-01-01
Abstract
L'humus a cui ci obbliga a pensare Andrea Francolino, spiega il direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti, è il terreno comune sul quale viviamo e sperimentiamo il nostro stare al mondo, utilizzando una potenza tecnologica pressoché illimitata e fin troppo distruttiva e offensiva nei confronti del pianeta e degli altri. La Terra, comune a tutti, cancella i confini e la difesa delle etnie decade di significato e funzione, davanti alla difesa della natura, alla salvaguardia dell’humus collettivo. Da Madre Natura dobbiamo poi imparare come convivere armonicamente con l’entropia e come accettare i cambiamenti. Pensare e agire nell’ottica di un tempo meno violento e catastrofico e quanto più naturale e cosmico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.