Questo libro testimonia le esperienze artistiche di Bianco-Valente, Mariangela Levita e Monica Bonvicini succedutesi dal 2018 al 2021 sulla facciata della prestigiosa architettura di Gio Ponti a Stoccolma, sede dell’Istituto Italiano di Cultura. Chiamati a intervenire, se non a interpretare il corpo e l’anima di questo edificio, gli artisti, ognuno con il proprio modus operandi, hanno realizzato un’opera sull’opera, modificandone la percezione, superando i limiti dell’architettura.

Stretch art beyond the limit of architecture

Adriana Rispoli
2021-01-01

Abstract

Questo libro testimonia le esperienze artistiche di Bianco-Valente, Mariangela Levita e Monica Bonvicini succedutesi dal 2018 al 2021 sulla facciata della prestigiosa architettura di Gio Ponti a Stoccolma, sede dell’Istituto Italiano di Cultura. Chiamati a intervenire, se non a interpretare il corpo e l’anima di questo edificio, gli artisti, ognuno con il proprio modus operandi, hanno realizzato un’opera sull’opera, modificandone la percezione, superando i limiti dell’architettura.
2021
9788836648672
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4859052
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