Il dispositivo interpretativo habermassiano del fenomeno dell’opinione pubblica, che permette di guardare alle sue spalle con un approccio archeologico ma non genealogico, ha il merito di proporre agli studiosi del pensiero politico precedente una definizione positiva di opinione pubblica. In questo senso il modello, programmaticamente idealizzato dal filosofo tedesco per guardare alla dotazione democratica delle società moderne, fornisce a chi scrive un metro utile per indagare le connessioni peculiari della totalità sociale nel contesto pubblico che il Medioevo (nella sua rappresentazione) condivide con la prima Modernità. In questo senso la proposta di una sfera pubblica rappresentativa per l’epoca pre-borghese viene confrontata con due casi di studio che rievocano contesti sociali, politici e culturali inclusi in quella classe di fenomeni: la controversia tra la Chiesa di Bonifacio VIII e la Francia di Filippo il Bello all’inizio del ’300 e lo scontro tra lo Stato della Chiesa di Paolo V e la Venezia interdetta di Paolo Sarpi all’inizio del ’600. Casi che richiamano mondi difficilmente sintetizzabili all’interno di un’unica categoria, collocati rispettivamente prima e dopo l’evento periodizzante per eccellenza in una storia dell’opinione pubblica, che è senza dubbio l’avvento della stampa.
Pubbliche opinioni e opinione pubblica tra i secoli XIV e XVII
Giannetta M.
2023
Abstract
Il dispositivo interpretativo habermassiano del fenomeno dell’opinione pubblica, che permette di guardare alle sue spalle con un approccio archeologico ma non genealogico, ha il merito di proporre agli studiosi del pensiero politico precedente una definizione positiva di opinione pubblica. In questo senso il modello, programmaticamente idealizzato dal filosofo tedesco per guardare alla dotazione democratica delle società moderne, fornisce a chi scrive un metro utile per indagare le connessioni peculiari della totalità sociale nel contesto pubblico che il Medioevo (nella sua rappresentazione) condivide con la prima Modernità. In questo senso la proposta di una sfera pubblica rappresentativa per l’epoca pre-borghese viene confrontata con due casi di studio che rievocano contesti sociali, politici e culturali inclusi in quella classe di fenomeni: la controversia tra la Chiesa di Bonifacio VIII e la Francia di Filippo il Bello all’inizio del ’300 e lo scontro tra lo Stato della Chiesa di Paolo V e la Venezia interdetta di Paolo Sarpi all’inizio del ’600. Casi che richiamano mondi difficilmente sintetizzabili all’interno di un’unica categoria, collocati rispettivamente prima e dopo l’evento periodizzante per eccellenza in una storia dell’opinione pubblica, che è senza dubbio l’avvento della stampa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.