Il progetto per l’intervento di riqualificazione urbana “Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale (P.I.E.R.S.) “Via Basile e Via Salvemini – Città di Avellino” si inserisce in un articolato quadro di accordi di partenariato scientifico attivi tra il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno e l’ex I.A.C.P. di Avellino, oggi Dipartimento dell’A.C.E.R. (Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale), aventi ad oggetto l’attuazione di programmi di scambio e di cooperazione di carattere scientifico sul tema dell’edilizia residenziale pubblica volti ad individuare nuovi possibili approcci al tema dell’abitare, nella prospettiva di processi di rigenerazione finalizzati a una nuova declinazione del rapporto tra la funzione residenziale e il suo contesto. Nel quadro generale delineato da questi accordi e con la partecipazione del Settore Assetto e Sviluppo del Territorio del Comune di Avellino, è stato sviluppato lo Studio di Fattibilità per il nuovo quartiere residenziale con cui l’A.C.E.R. ha partecipato all’“Avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse per la realizzazione di Programmi Integrati di Edilizia Residenziale Sociale”(approvato dalla Giunta Regionale della Campania con Decreto Dirigenziale n. 67 del 23/06/2020), nel rispetto di quanto previsto dal programma Regionale “Abitare sostenibile: case sicure in ambienti rigenerati” (Il programma è stato avviato con Delibera della Giunta Regionale Campania n. 263 del 17/06/2019 e puntava sull’integrazione di molteplici forme di intervento e di risorse, mettendo al centro delle politiche regionali quelle per il diritto alla casa, la riqualificazione delle periferie, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio e la rigenerazione dei territori). Successivamente, nel 2023, sulla base della proposta progettuale ammessa a finanziamento , l’A.C.E.R. ha affidato la progettazione definitiva dell’intervento. Promosso come modello di sviluppo e trasformazione della città a partire da un rinnovato ruolo della residenza e delle aree residenziali , il P.I.E.R.S. “Via Basile e Via Salvemini – Città di Avellino” è concepito come un progetto pilota che opera attraverso la graduale demolizione degli edifici esistenti e il ridisegno complessivo dell’area, con l’obiettivo di innescare un più ampio processo di rigenerazione urbana in stretta connessione con l’ipotesi di realizzazione di un esteso parco verde che, coerentemente con gli indirizzi del PUC redatto da Augusto Cagnardi e Vittorio Gregotti, si estende dalle aree centrali della città alla sua periferia meridionale e si configura come potenziale infrastruttura verde attraverso cui connettere parti urbane eterogene e generare servizi ecosistemici. Il principio insediativo del nuovo quartiere definisce un’articolazione di edifici e spazi aperti disposti in modo da generare, mediante un sistema di corti aperte, una permeabilità tra la casa e la città, attraverso l’uso di soluzioni architettoniche che rendono progressivi e graduali i passaggi spaziali esterno/interno e pubblico/privato, e di organizzare per parti finite e distinte gli ambiti residenziali, come nuclei abitativi autonomi, ma collegandoli attraverso spazi aperti – percorsi carrabili e pedonali, aree verdi, parcheggi, aree di sosta – sia dal punto di vista percettivo che funzionale.
Progetto di riqualificazione urbana "Programma integrato di Edilizia Residenziale Sociale (P.I.E.R.S.), via Basile e via Salvemini - Città di Avellino"
Felice De Silva
;manuela Antoniciello
2023-01-01
Abstract
Il progetto per l’intervento di riqualificazione urbana “Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale (P.I.E.R.S.) “Via Basile e Via Salvemini – Città di Avellino” si inserisce in un articolato quadro di accordi di partenariato scientifico attivi tra il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno e l’ex I.A.C.P. di Avellino, oggi Dipartimento dell’A.C.E.R. (Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale), aventi ad oggetto l’attuazione di programmi di scambio e di cooperazione di carattere scientifico sul tema dell’edilizia residenziale pubblica volti ad individuare nuovi possibili approcci al tema dell’abitare, nella prospettiva di processi di rigenerazione finalizzati a una nuova declinazione del rapporto tra la funzione residenziale e il suo contesto. Nel quadro generale delineato da questi accordi e con la partecipazione del Settore Assetto e Sviluppo del Territorio del Comune di Avellino, è stato sviluppato lo Studio di Fattibilità per il nuovo quartiere residenziale con cui l’A.C.E.R. ha partecipato all’“Avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse per la realizzazione di Programmi Integrati di Edilizia Residenziale Sociale”(approvato dalla Giunta Regionale della Campania con Decreto Dirigenziale n. 67 del 23/06/2020), nel rispetto di quanto previsto dal programma Regionale “Abitare sostenibile: case sicure in ambienti rigenerati” (Il programma è stato avviato con Delibera della Giunta Regionale Campania n. 263 del 17/06/2019 e puntava sull’integrazione di molteplici forme di intervento e di risorse, mettendo al centro delle politiche regionali quelle per il diritto alla casa, la riqualificazione delle periferie, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio e la rigenerazione dei territori). Successivamente, nel 2023, sulla base della proposta progettuale ammessa a finanziamento , l’A.C.E.R. ha affidato la progettazione definitiva dell’intervento. Promosso come modello di sviluppo e trasformazione della città a partire da un rinnovato ruolo della residenza e delle aree residenziali , il P.I.E.R.S. “Via Basile e Via Salvemini – Città di Avellino” è concepito come un progetto pilota che opera attraverso la graduale demolizione degli edifici esistenti e il ridisegno complessivo dell’area, con l’obiettivo di innescare un più ampio processo di rigenerazione urbana in stretta connessione con l’ipotesi di realizzazione di un esteso parco verde che, coerentemente con gli indirizzi del PUC redatto da Augusto Cagnardi e Vittorio Gregotti, si estende dalle aree centrali della città alla sua periferia meridionale e si configura come potenziale infrastruttura verde attraverso cui connettere parti urbane eterogene e generare servizi ecosistemici. Il principio insediativo del nuovo quartiere definisce un’articolazione di edifici e spazi aperti disposti in modo da generare, mediante un sistema di corti aperte, una permeabilità tra la casa e la città, attraverso l’uso di soluzioni architettoniche che rendono progressivi e graduali i passaggi spaziali esterno/interno e pubblico/privato, e di organizzare per parti finite e distinte gli ambiti residenziali, come nuclei abitativi autonomi, ma collegandoli attraverso spazi aperti – percorsi carrabili e pedonali, aree verdi, parcheggi, aree di sosta – sia dal punto di vista percettivo che funzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.