‘Na santarella, com’è noto, è una commedia del 1889 di Eduardo Scarpetta liberamente tratta dal testo francese Mam.zelle Nitouche di Henri Meilhac e Albert Millaud. La riduzione dell’artista napoletano riscuote un enorme successo, con notevoli profitti economici, tanto da generare una serie di forme spettacolari con tema analogo (commedia dialettale, in lingua e operetta) che conquistano facilmente le platee. Anche il M° Crescenzo Buongiorno, sollecitato dall’impresario del teatro Fenice quasi al tracollo finanziario, è autore di una fortunata operetta (nonché del suo sequel) su libretto di Minichini, basato sullo stesso riferimento, che risolleva le sorti del teatro. L’opera è particolarmente lodata dalla critica per l’eleganza e la raffinatezza dell’accompagnamento musicale capace di nobilitare un modello che, per quanto vincente sul gusto del pubblico, diventa piuttosto abusato nel giro di pochi anni. L’intervento si concentra sul fenomeno “Santarella” come spia di un’irreversibile trasformazione del teatro napoletano tra Ottocento e Novecento che, con non poche ostilità e incomprensioni, trova in Eduardo Scarpetta un geniale precursore sul piano artistico e produttivo.

'Na Santarella. Appropriazione diffusa di un modello vincente

ANNAMARIA SAPIENZA
2024-01-01

Abstract

‘Na santarella, com’è noto, è una commedia del 1889 di Eduardo Scarpetta liberamente tratta dal testo francese Mam.zelle Nitouche di Henri Meilhac e Albert Millaud. La riduzione dell’artista napoletano riscuote un enorme successo, con notevoli profitti economici, tanto da generare una serie di forme spettacolari con tema analogo (commedia dialettale, in lingua e operetta) che conquistano facilmente le platee. Anche il M° Crescenzo Buongiorno, sollecitato dall’impresario del teatro Fenice quasi al tracollo finanziario, è autore di una fortunata operetta (nonché del suo sequel) su libretto di Minichini, basato sullo stesso riferimento, che risolleva le sorti del teatro. L’opera è particolarmente lodata dalla critica per l’eleganza e la raffinatezza dell’accompagnamento musicale capace di nobilitare un modello che, per quanto vincente sul gusto del pubblico, diventa piuttosto abusato nel giro di pochi anni. L’intervento si concentra sul fenomeno “Santarella” come spia di un’irreversibile trasformazione del teatro napoletano tra Ottocento e Novecento che, con non poche ostilità e incomprensioni, trova in Eduardo Scarpetta un geniale precursore sul piano artistico e produttivo.
2024
9788833404400
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4865854
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