Il contributo propone una panoramica sui principali modelli organizzativi e funzionali di biblioteca pubblica sviluppatisi in Europa a partire dagli Settanta del Novecento ad oggi, dalla dreigeteilte Bibliothek alla médiathèque, dagli Idea Store londinesi al Four-spaces model scandinavo. In particolare, sono tre gli aspetti messi a confronto: le collezioni (in termini di ordinamento, forme organizzative, integrazione tra formati e supporti diversi); gli spazi (spazi fisici e funzionali, rapporto tra spazi e servizi, flessibilità); i servizi (tradizionali e innovativi, personalizzati, digitali). Ciascun modello si caratterizza per specifiche pratiche e strategie (frutto di un dato momento storico e di precisi fattori contestuali e territoriali) ma tutti sono accomunati da un forte orientamento ai cittadini che si manifesta, ad esempio, in un’organizzazione integrata e intuitiva di collezioni sempre aggiornate e che riflettono gli usi e i desideri delle persone, nell’amichevolezza e nella facilità d’uso degli spazi (anche in termini di inclusione e accessibilità), nella personalizzazione del servizio. Non mancano esempi italiani di biblioteche che si sono ispirate anche a più di uno dei modelli citati, ibridandoli e adattandoli ai propri contesti. In chiusura si analizzano gli sviluppi più recenti alla luce di fenomeni dagli effetti dirompenti, tra tutti il digitale e la pandemia.
Un viaggio tra i modelli: collezioni, spazi e servizi di biblioteca pubblica in prospettiva comparata
Bilotta, Anna
2024-01-01
Abstract
Il contributo propone una panoramica sui principali modelli organizzativi e funzionali di biblioteca pubblica sviluppatisi in Europa a partire dagli Settanta del Novecento ad oggi, dalla dreigeteilte Bibliothek alla médiathèque, dagli Idea Store londinesi al Four-spaces model scandinavo. In particolare, sono tre gli aspetti messi a confronto: le collezioni (in termini di ordinamento, forme organizzative, integrazione tra formati e supporti diversi); gli spazi (spazi fisici e funzionali, rapporto tra spazi e servizi, flessibilità); i servizi (tradizionali e innovativi, personalizzati, digitali). Ciascun modello si caratterizza per specifiche pratiche e strategie (frutto di un dato momento storico e di precisi fattori contestuali e territoriali) ma tutti sono accomunati da un forte orientamento ai cittadini che si manifesta, ad esempio, in un’organizzazione integrata e intuitiva di collezioni sempre aggiornate e che riflettono gli usi e i desideri delle persone, nell’amichevolezza e nella facilità d’uso degli spazi (anche in termini di inclusione e accessibilità), nella personalizzazione del servizio. Non mancano esempi italiani di biblioteche che si sono ispirate anche a più di uno dei modelli citati, ibridandoli e adattandoli ai propri contesti. In chiusura si analizzano gli sviluppi più recenti alla luce di fenomeni dagli effetti dirompenti, tra tutti il digitale e la pandemia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.