Il dissesto idrogeologico di aree critiche in termini di rischio da frana e da alluvioni è causa di danni rilevanti al sistema infrastrutturale e al patrimonio immobiliare, sia pubblico che privato. Sotto il profilo economico due questioni sono essenziali: i) la valutazione degli effetti sul tessuto produttivo e sui valori immobiliari generati dal danno all’infrastruttura; ii) la stima del costo delle opere necessarie per il ripristino dello status quo ante. Sulla prima questione, con riferimento alle infrastrutture per la mobilità, l’Economia ha da tempo dimostrato la correlazione positiva tra dotazione infrastrutturale e capacità reddituale di un’area. Ma troppo spesso vengono trascurati gli effetti positivi che l’infrastruttura determina sui valori di mercato degli immobili che da essa sono serviti. Talché, il danno che un dissesto idrogeologico provoca al collegamento viario o ferroviario si riverbera in termini di contrazione dei valori patrimoniali nell’area vasta servita dalla strada o dalla linea ferroviaria. Stimare l’entità della diminuzione di valori immobiliari costituisce tema di non poco momento. Sul secondo punto, è immediato rilevare che il dissesto idrogeologico ha spesso pesanti effetti sui suoli e sulle opere civili, con ingenti costi – sia finanziari che economici – per le comunità. Pertanto, rispetto ad un evento già manifestatosi o con riguardo ad un prevedibile dissesto, occorre dare risposta alle seguenti domande: quanto vale in termini monetari il danno complessivamente provocato? qual è l’attendibile previsione dei costi da sostenere per il ripristino di infrastrutture, abitazioni e unità di produzione? L’analisi dei fenomeni di dissesto idrogeologico, e dei suoi nessi con il territorio e con le infrastrutture per la mobilità, non può eludere l’indagine degli aspetti economico-estimativi segnalati.
Metodologie per la valutazione puntuale del rischio idrogeologico in aree fortemente antropizzate e strumenti per le strategie di sviluppo regionale
Antonio Nestico'
2021
Abstract
Il dissesto idrogeologico di aree critiche in termini di rischio da frana e da alluvioni è causa di danni rilevanti al sistema infrastrutturale e al patrimonio immobiliare, sia pubblico che privato. Sotto il profilo economico due questioni sono essenziali: i) la valutazione degli effetti sul tessuto produttivo e sui valori immobiliari generati dal danno all’infrastruttura; ii) la stima del costo delle opere necessarie per il ripristino dello status quo ante. Sulla prima questione, con riferimento alle infrastrutture per la mobilità, l’Economia ha da tempo dimostrato la correlazione positiva tra dotazione infrastrutturale e capacità reddituale di un’area. Ma troppo spesso vengono trascurati gli effetti positivi che l’infrastruttura determina sui valori di mercato degli immobili che da essa sono serviti. Talché, il danno che un dissesto idrogeologico provoca al collegamento viario o ferroviario si riverbera in termini di contrazione dei valori patrimoniali nell’area vasta servita dalla strada o dalla linea ferroviaria. Stimare l’entità della diminuzione di valori immobiliari costituisce tema di non poco momento. Sul secondo punto, è immediato rilevare che il dissesto idrogeologico ha spesso pesanti effetti sui suoli e sulle opere civili, con ingenti costi – sia finanziari che economici – per le comunità. Pertanto, rispetto ad un evento già manifestatosi o con riguardo ad un prevedibile dissesto, occorre dare risposta alle seguenti domande: quanto vale in termini monetari il danno complessivamente provocato? qual è l’attendibile previsione dei costi da sostenere per il ripristino di infrastrutture, abitazioni e unità di produzione? L’analisi dei fenomeni di dissesto idrogeologico, e dei suoi nessi con il territorio e con le infrastrutture per la mobilità, non può eludere l’indagine degli aspetti economico-estimativi segnalati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.