La pieve dei SS. Cornelio e Cipriano a Borgoratto Mormorolo è stata oggetto di due campagne di scavo archeologico negli anni 2006 e 2016, condotte dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in accordo con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Queste hanno interessato principalmente l’area del presbiterio, dove è stato possibile mettere in luce depositi stratigrafici che coprono un ampio arco temporale. È stata documentata una prima chiesa o cappella in elementi lapidei - di cui si conservano l’abside e il piano pavimentale interno - eretta attorno all’anno 1000 e connotata da un’area cimiteriale esterna; a questa prima fase ne seguono numerose altre che modificano l’assetto dell’area presbiteriale. Da inquadrare nell’ambito del XV secolo è la costruzione di un’abside con terminazione rettangolare - più ampia rispetto all’antica - datata sulla base del rinvenimento monetale attribuibile a Gian Galeazzo Visconti (1382-1402). Interventi più recenti, che si collocano nel XVIII secolo, attestano ristrutturazioni di minore entità e la presenza di un’area funeraria interna al presbiterio destinata ad ecclesiastici, di cui è stato possibile indagare tre sepolture.
Nuove indagini nella pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Borgoratto Mormorolo (PV)
Alessandro Bona;
2019-01-01
Abstract
La pieve dei SS. Cornelio e Cipriano a Borgoratto Mormorolo è stata oggetto di due campagne di scavo archeologico negli anni 2006 e 2016, condotte dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in accordo con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Queste hanno interessato principalmente l’area del presbiterio, dove è stato possibile mettere in luce depositi stratigrafici che coprono un ampio arco temporale. È stata documentata una prima chiesa o cappella in elementi lapidei - di cui si conservano l’abside e il piano pavimentale interno - eretta attorno all’anno 1000 e connotata da un’area cimiteriale esterna; a questa prima fase ne seguono numerose altre che modificano l’assetto dell’area presbiteriale. Da inquadrare nell’ambito del XV secolo è la costruzione di un’abside con terminazione rettangolare - più ampia rispetto all’antica - datata sulla base del rinvenimento monetale attribuibile a Gian Galeazzo Visconti (1382-1402). Interventi più recenti, che si collocano nel XVIII secolo, attestano ristrutturazioni di minore entità e la presenza di un’area funeraria interna al presbiterio destinata ad ecclesiastici, di cui è stato possibile indagare tre sepolture.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.