Questa indagine nasce dalla volontà di aprire una nuova prospettiva attorno a un argomento che rimane inesplorato, vale a dire la possibilità di rileggere la produzione letteraria dell’Ingegner Gadda alla luce del suo rapporto con il mito. Osservando lo sviluppo del suo ‘filosofare’ condensato pressappoco in un ventennio (a cominciare dalla scrittura della Meditazione milanese, proseguendo con quella de I miti del somaro e di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, opere scritte fra il 1928 e il 1946, anche se pubblicate in volume cronologicamente più in là nel tempo), sembra possibile individuare nel mito non solo l’oggetto di un dialogo pressoché continuo e ininterrotto, ma anche una presenza tangibile alla base dello sviluppo di ogni processo gnoseologico insito nella natura umana.
Gadda e il mito. Una prospettiva gnoseologica oltre la parodia
Giovanni Genna
2020-01-01
Abstract
Questa indagine nasce dalla volontà di aprire una nuova prospettiva attorno a un argomento che rimane inesplorato, vale a dire la possibilità di rileggere la produzione letteraria dell’Ingegner Gadda alla luce del suo rapporto con il mito. Osservando lo sviluppo del suo ‘filosofare’ condensato pressappoco in un ventennio (a cominciare dalla scrittura della Meditazione milanese, proseguendo con quella de I miti del somaro e di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, opere scritte fra il 1928 e il 1946, anche se pubblicate in volume cronologicamente più in là nel tempo), sembra possibile individuare nel mito non solo l’oggetto di un dialogo pressoché continuo e ininterrotto, ma anche una presenza tangibile alla base dello sviluppo di ogni processo gnoseologico insito nella natura umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.