Come noto, in tema di capacità, il sistema delineato dal legislatore del ‘42 distingue fra la nascita – evento che attribuisce la mera titolarità di diritti e doveri – e il compimento della maggiore età che a quella condizione di astratta titolarità sostituisce l’idoneità all’esercizio di tali diritti attraverso il compimento di atti giuridici. Sollevata dalla approvazione dei rendiconti economici, specie per quelle associazioni il cui corpo sociale è formato in gran parte da minori, la questione del riconoscimento del voto ai minori è attraversata dalla distinzione titolarità/esercizio delle situazioni soggettive e contrassegnata da una prassi che tende ad escludere il minore dall’esercizio del diritto di voto. L’interessante dibattito che ne discende è stato, da ultimo, caratterizzato da un singolare rincorrersi di jurisdictio e legislatio, favorito dall’emanazione – come detto – di una circolare dell’Agenzia delle Entrate e da tutta una serie di decisioni, anche ad opera di diverse Commissioni tributarie, che hanno contribuito ad alimentare non pochi dubbi ed incertezze. Estraneo allo schema normativo offerto è un qualsivoglia ridimensionamento del profilo dell’incapacità del minore che lo proietti in una dimensione di rivalutazione della sua autonomia decisionale.
La capacità, l’atleta minorenne e il suo ingresso nell’ordinamento sportivo
V. Zambrano
;A. Mendola
2024-01-01
Abstract
Come noto, in tema di capacità, il sistema delineato dal legislatore del ‘42 distingue fra la nascita – evento che attribuisce la mera titolarità di diritti e doveri – e il compimento della maggiore età che a quella condizione di astratta titolarità sostituisce l’idoneità all’esercizio di tali diritti attraverso il compimento di atti giuridici. Sollevata dalla approvazione dei rendiconti economici, specie per quelle associazioni il cui corpo sociale è formato in gran parte da minori, la questione del riconoscimento del voto ai minori è attraversata dalla distinzione titolarità/esercizio delle situazioni soggettive e contrassegnata da una prassi che tende ad escludere il minore dall’esercizio del diritto di voto. L’interessante dibattito che ne discende è stato, da ultimo, caratterizzato da un singolare rincorrersi di jurisdictio e legislatio, favorito dall’emanazione – come detto – di una circolare dell’Agenzia delle Entrate e da tutta una serie di decisioni, anche ad opera di diverse Commissioni tributarie, che hanno contribuito ad alimentare non pochi dubbi ed incertezze. Estraneo allo schema normativo offerto è un qualsivoglia ridimensionamento del profilo dell’incapacità del minore che lo proietti in una dimensione di rivalutazione della sua autonomia decisionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.