Distrutta dai bombardamenti nel febbraio del 1945, la città di Dresda necessita di un intervento di riorganizzazione sostanziale che incontra, sul versante artistico, il prezioso contributo della danzatrice Gret Palucca. Se la città sassone incarna la Wahlheimat dell’artista, patria non nativa ma elettiva, luogo che accoglie con tolleranza e privilegio la sua innovativa concezione artistica – fiorita a partire dagli anni Venti e permeatasi nel corso dei successivi decenni – al contempo, la vocazione militante di Palucca, coreutica e pedagogica, favorisce il riconoscimento culturale internazionale della Sassonia in ambito europeo. L’intervento è volto all’interpretazione della scelta dresdiana della danzatrice come adesione identitaria e liberale, spazio creativo dell’arte coreica, terreno eletto di un impegno culturale dichiarato in molteplici scritti, interviste e film documentari che illustrano un palpabile trait d’union tra Palucca e la città, un rapporto di dipendenza biunivoca, vantaggiosa e feconda.
Gret Palucca e la ri-costruzione identitaria e culturale di Dresda
Iari Iovine
In corso di stampa
Abstract
Distrutta dai bombardamenti nel febbraio del 1945, la città di Dresda necessita di un intervento di riorganizzazione sostanziale che incontra, sul versante artistico, il prezioso contributo della danzatrice Gret Palucca. Se la città sassone incarna la Wahlheimat dell’artista, patria non nativa ma elettiva, luogo che accoglie con tolleranza e privilegio la sua innovativa concezione artistica – fiorita a partire dagli anni Venti e permeatasi nel corso dei successivi decenni – al contempo, la vocazione militante di Palucca, coreutica e pedagogica, favorisce il riconoscimento culturale internazionale della Sassonia in ambito europeo. L’intervento è volto all’interpretazione della scelta dresdiana della danzatrice come adesione identitaria e liberale, spazio creativo dell’arte coreica, terreno eletto di un impegno culturale dichiarato in molteplici scritti, interviste e film documentari che illustrano un palpabile trait d’union tra Palucca e la città, un rapporto di dipendenza biunivoca, vantaggiosa e feconda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.