La celebre azienda francese Saint-Gobain è presente sul territorio italiano sin dalla fine del XIX secolo con uno stabilimento per la produzione di specchi e vetro collocato a Pisa. Le distruzioni belliche del 1943 non scoraggiano la Società che, con ferma decisione, ricostruisce sia l’opificio che il villaggio dei dipendenti, contribuendo a rilanciare l’economia della piccola città toscana. Gli incentivi economici concessi dal Governo italiano a partire dagli anni ’50 per lo sviluppo del Meridione, sono invece alla base della costruzione della nuova sede a Caserta, un centro di piccole dimensioni, ma interessato in quegli anni da un’intensa crescita economica. A poca distanza dal famoso esperimento illuminista di San Leucio, a partire dal 1957 viene creato il nuovo opificio con il suo quartiere residenziale. Il presente scritto raccoglie gli esiti di una ricerca che tenta di inserire un ulteriore tassello nella intricata storia della vetreria francese in Italia. L’esperienza della Saint-Gobain in Italia contribuisce a definire nuovi modelli non solo economico-produttivi, ma anche urbani, sociali e antropologici. La terza industrializzazione rappresenta anche il volàno di un intenso dibattito sul tema dell’abitazione nelle periferie urbane che talvolta coinvolge protagonisti dell’architettura del secondo dopoguerra come Ignazio Gardella, Gio Ponti o il meno noto Davide Pacanowski.
TRA PISA E CASERTA: LE VETRERIE DELLA "SAINT-GOBAIN" IN ITALIA E L’ARCHITETTURA DELLA TERZA INDUSTRIALIZZAZIONE
Simona Talenti
;Annarita Teodosio
2024-01-01
Abstract
La celebre azienda francese Saint-Gobain è presente sul territorio italiano sin dalla fine del XIX secolo con uno stabilimento per la produzione di specchi e vetro collocato a Pisa. Le distruzioni belliche del 1943 non scoraggiano la Società che, con ferma decisione, ricostruisce sia l’opificio che il villaggio dei dipendenti, contribuendo a rilanciare l’economia della piccola città toscana. Gli incentivi economici concessi dal Governo italiano a partire dagli anni ’50 per lo sviluppo del Meridione, sono invece alla base della costruzione della nuova sede a Caserta, un centro di piccole dimensioni, ma interessato in quegli anni da un’intensa crescita economica. A poca distanza dal famoso esperimento illuminista di San Leucio, a partire dal 1957 viene creato il nuovo opificio con il suo quartiere residenziale. Il presente scritto raccoglie gli esiti di una ricerca che tenta di inserire un ulteriore tassello nella intricata storia della vetreria francese in Italia. L’esperienza della Saint-Gobain in Italia contribuisce a definire nuovi modelli non solo economico-produttivi, ma anche urbani, sociali e antropologici. La terza industrializzazione rappresenta anche il volàno di un intenso dibattito sul tema dell’abitazione nelle periferie urbane che talvolta coinvolge protagonisti dell’architettura del secondo dopoguerra come Ignazio Gardella, Gio Ponti o il meno noto Davide Pacanowski.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.