The contribution illustrates two multidisciplinary experiences, which have seen the interaction of skills and working methods from different fields: archeology, art history, physical anthropology and paleopathology, archaeometric techniques. The first case study is the new investigation of the early medieval church of Sant’Ambrogio in Montecorvino Rovella (Salerno), where the authors reopened an excavation carried out by the Superintendency in the early 1990s. The archaeological intervention, preceded by georadar prospecting and accompanied by a careful re-examination of the surviving masonry, as well as by archaeometric investigations, led to significant results. The second one is the emergency excavation carried out at the request of the ABAP Superintendence of Salerno- Avellino in the north wing of the Paradise Cloister of the Cathedral of Amalfi, before its repaving. The investigation brought to light 24 large burials (caveaux) for family use. The bibliographic research, interrupted in the bud - as well as the study of materials - due to the Covid-19 pandemic and only recently resumed, confirmed that the tombs, never reported, have been opened several times. The study of the huge osteological material has begun for now with the “free teeth”, obtaining interesting knowledge results.

Il contributo illustra due esperienze, rigorosamente multidisciplinari, che hanno visto dialogare competenze e metodi di lavoro propri di specialismi diversi: archeologia, storia dell’arte, antropologia fisica e paleopatologia, varie tecniche archeometriche. Il primo caso di studio è rappresentato dalle nuove indagini condotte nella chiesa altomedievale di Sant’Ambrogio in Montecorvino Rovella (SA), dove si è riaperto uno scavo effettuato dalla Soprintendenza agli inizi degli anni ’90 del XX secolo. L’intervento archeologico, preceduto da prospezioni Georadar ed accompagnato da un attento riesame delle murature superstiti, nonché da indagini archeometriche, ha portato a significative acquisizioni. Il secondo caso illustrato è lo scavo di emergenza condotto su incarico della Soprintendenza ABAP di Salerno - Avellino nell’ala nord del Chiostro del Paradiso della Cattedrale di Amalfi, in vista della sua ripavimentazione. L’indagine ha rivelato la presenza di 24 sepolture assegnabili alla tipologia dei caveaux a destinazione familiare. La ricerca bibliografica – come pure lo studio dei materiali –, interrotta sul nascere a causa del manifestarsi della pandemia da Covid-19 e solo di recente riavviata, ha confermato che le tombe, mai segnalate, furono aperte in varie occasioni. Dell’ingente materiale osteologico sono stati per ora studiati i soli denti liberi, ottenendo apprezzabili risultati di conoscenza.

L’utilità di riaprire vecchi scavi. La chiesa di Sant’Ambrogio a Montecorvino Rovella e il Chiostro del Paradiso della Cattedrale di Amalfi.

Lambert Chiara
2024-01-01

Abstract

The contribution illustrates two multidisciplinary experiences, which have seen the interaction of skills and working methods from different fields: archeology, art history, physical anthropology and paleopathology, archaeometric techniques. The first case study is the new investigation of the early medieval church of Sant’Ambrogio in Montecorvino Rovella (Salerno), where the authors reopened an excavation carried out by the Superintendency in the early 1990s. The archaeological intervention, preceded by georadar prospecting and accompanied by a careful re-examination of the surviving masonry, as well as by archaeometric investigations, led to significant results. The second one is the emergency excavation carried out at the request of the ABAP Superintendence of Salerno- Avellino in the north wing of the Paradise Cloister of the Cathedral of Amalfi, before its repaving. The investigation brought to light 24 large burials (caveaux) for family use. The bibliographic research, interrupted in the bud - as well as the study of materials - due to the Covid-19 pandemic and only recently resumed, confirmed that the tombs, never reported, have been opened several times. The study of the huge osteological material has begun for now with the “free teeth”, obtaining interesting knowledge results.
2024
Il contributo illustra due esperienze, rigorosamente multidisciplinari, che hanno visto dialogare competenze e metodi di lavoro propri di specialismi diversi: archeologia, storia dell’arte, antropologia fisica e paleopatologia, varie tecniche archeometriche. Il primo caso di studio è rappresentato dalle nuove indagini condotte nella chiesa altomedievale di Sant’Ambrogio in Montecorvino Rovella (SA), dove si è riaperto uno scavo effettuato dalla Soprintendenza agli inizi degli anni ’90 del XX secolo. L’intervento archeologico, preceduto da prospezioni Georadar ed accompagnato da un attento riesame delle murature superstiti, nonché da indagini archeometriche, ha portato a significative acquisizioni. Il secondo caso illustrato è lo scavo di emergenza condotto su incarico della Soprintendenza ABAP di Salerno - Avellino nell’ala nord del Chiostro del Paradiso della Cattedrale di Amalfi, in vista della sua ripavimentazione. L’indagine ha rivelato la presenza di 24 sepolture assegnabili alla tipologia dei caveaux a destinazione familiare. La ricerca bibliografica – come pure lo studio dei materiali –, interrotta sul nascere a causa del manifestarsi della pandemia da Covid-19 e solo di recente riavviata, ha confermato che le tombe, mai segnalate, furono aperte in varie occasioni. Dell’ingente materiale osteologico sono stati per ora studiati i soli denti liberi, ottenendo apprezzabili risultati di conoscenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4892175
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