Il cimitero del chiostro “Paradiso” della cattedrale di Amalfi: strutture tombali e prassi funerarie familiari medievali

The contribution briefly illustrates the results of the excavation of the north wing of the “Paradiso” cloister of the Amalfi Cathedral, conducted between the end of 2019 and the beginning of 2020 and almost unpublished until now. The 24 funerary “caveaux” brought to light testify, with their artefacts, to the prolonged use of the cemetery from its rapid creation between 1266 and 1268, by the archbishop Filippo Augustariccio, until the end of the 15th century or the beginning of the 17th; the methods of deposition, deducible from the typology of the tombs, and the analysis of the huge biological deposit, although still preliminary, confirm a certainly family destination, without distinction of sex or age. Reserved for members of noble families, the burial spaces were used over the course of several generations, but also underwent probable changes of ownership and evident tampering, of which clear traces have been identified.

Il contributo illustra in sintesi le risultanze dello scavo dell’Ala nord del chiostro “Paradiso” della cattedrale di Amalfi, condotto tra fine 2019 ed inizi 2020 e finora sostanzialmente inedito. I 24 “caveaux” funerari riemessi in luce testimoniano, con i loro materiali, l’uso prolungato del cimitero dalla sua rapida realizzazione tra il 1266 ed il 1268, ad opera dell’arcivescovo Filippo Augustariccio, sino alla fine del XV secolo o agli inizi del XVII; le modalità di deposizione, desumibili dalla tipologia delle strutture tombali, e l’analisi dell’enorme deposito biologico, per quanto ancora preliminare, confermano una destinazione sicuramente familiare, senza distinzione di sesso o di età. Riservati ai membri delle casate nobiliari, i singoli vani tombali vennero utilizzati nell’arco di più generazioni, ma subirono anche verosimili cambi di proprietà ed evidenti manomissioni, di cui si sono individuate tracce evidenti.