Il volume illustra i primi esiti della ricerca Siti e riserve reali in Campania. Conoscenza, restauro e valorizzazione di un paesaggio storico sviluppata nell’ambito del Programma per il Finanziamento della Ricerca di Ateneo (FRA) 2020 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. A partire da una ricognizione dell’attuale consistenza dei siti reali, degli edifici, dei giardini, dei parchi e dei boschi, si approfondiscono non soltanto i casi più noti, ma anche il patrimonio costruito diffuso, caratterizzato da un insieme di opere secondarie, come fabbriche e infrastrutture a servizio dei casini e delle tenute di caccia. I siti reali, frutto del lavoro di architetti più o meno noti, costituiscono difatti la testimonianza di diverse culture della storia e la sedimentazione di varie tecniche costruttive e materiali, nonché di tipi e forme architettoniche spesso tra loro differenti. Si tratta di un patrimonio costruito all’interno di una rete di infrastrutture che talvolta si è adattato al contesto naturale nel quale si è inserito, talaltra ha generato un significativo e innovativo sviluppo territoriale. Oggi, le modifiche d’uso, l’abbandono, la decontestualizzazione rispetto al contesto paesaggistico in cui erano sorte, espone tali architetture a plurimi fattori di rischio che ne minano la conservazione. Il lavoro di documentazione condotto nel volume restituisce un quadro conoscitivo aggiornato e prefigura strategie per il restauro e la messa in rete del sistema territoriale dei siti reali campani.
Siti e riserve reali in Campania. Sguardi su un patrimonio a rischio, Cratèra Edizioni S.r.l.s., Napoli 2024
M. Villani
;
2024
Abstract
Il volume illustra i primi esiti della ricerca Siti e riserve reali in Campania. Conoscenza, restauro e valorizzazione di un paesaggio storico sviluppata nell’ambito del Programma per il Finanziamento della Ricerca di Ateneo (FRA) 2020 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. A partire da una ricognizione dell’attuale consistenza dei siti reali, degli edifici, dei giardini, dei parchi e dei boschi, si approfondiscono non soltanto i casi più noti, ma anche il patrimonio costruito diffuso, caratterizzato da un insieme di opere secondarie, come fabbriche e infrastrutture a servizio dei casini e delle tenute di caccia. I siti reali, frutto del lavoro di architetti più o meno noti, costituiscono difatti la testimonianza di diverse culture della storia e la sedimentazione di varie tecniche costruttive e materiali, nonché di tipi e forme architettoniche spesso tra loro differenti. Si tratta di un patrimonio costruito all’interno di una rete di infrastrutture che talvolta si è adattato al contesto naturale nel quale si è inserito, talaltra ha generato un significativo e innovativo sviluppo territoriale. Oggi, le modifiche d’uso, l’abbandono, la decontestualizzazione rispetto al contesto paesaggistico in cui erano sorte, espone tali architetture a plurimi fattori di rischio che ne minano la conservazione. Il lavoro di documentazione condotto nel volume restituisce un quadro conoscitivo aggiornato e prefigura strategie per il restauro e la messa in rete del sistema territoriale dei siti reali campani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.