Il contributo parte dall’assunto secondo cui la Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne e la violenza domestica e la Convenzione di Budapest e il suo Secondo protocollo addizionale sulla cooperazione rafforzata e la divulgazione delle prove elettroniche affrontino ciascuno in maniera indiretta e parziale la dimensione digitale della violenza contro le donne e debbano essere applicati in maniera integrata dagli Stati. Rilevati i limiti della tutela repressiva per gli atti di cybercriminalità contro le donne, anche alla luce della giurisprudenza della CEDU, il lavoro si interroga sull’opportunità per gli Stati membri di investire sul paradigma preventivo e di protezione alla luce dell’art. 5, par. 2 della Convenzione di Istanbul, come suggerito dal GREVIO nella raccomandazione n. 1. In questa prospettiva, considerati gli sviluppi e le sfide dell’intelligenza artificiale, il contributo suggerisce di valorizzare il ruolo degli attori non statali e della società civile.

La dimensione digitale della violenza contro le donne tra diritti umani e cybercriminalità

D. Marrani
2025

Abstract

Il contributo parte dall’assunto secondo cui la Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne e la violenza domestica e la Convenzione di Budapest e il suo Secondo protocollo addizionale sulla cooperazione rafforzata e la divulgazione delle prove elettroniche affrontino ciascuno in maniera indiretta e parziale la dimensione digitale della violenza contro le donne e debbano essere applicati in maniera integrata dagli Stati. Rilevati i limiti della tutela repressiva per gli atti di cybercriminalità contro le donne, anche alla luce della giurisprudenza della CEDU, il lavoro si interroga sull’opportunità per gli Stati membri di investire sul paradigma preventivo e di protezione alla luce dell’art. 5, par. 2 della Convenzione di Istanbul, come suggerito dal GREVIO nella raccomandazione n. 1. In questa prospettiva, considerati gli sviluppi e le sfide dell’intelligenza artificiale, il contributo suggerisce di valorizzare il ruolo degli attori non statali e della società civile.
2025
979-12-235-0233-4
El presente trabajo parte del supuesto según el cual el Convenio de Estambul sobre prevención y lucha contra la violencia contra las mujeres y la violencia doméstica y el Convenio de Budapest y su Segundo Protocolo adicional sobre la ciberdelincuencia, relativo à la cooperación reforzada y la divulgación de pruebas electrónicas abordan de manera indirecta y parcialmente la dimensión digital de la violencia contra las mujeres y deben ser aplicados de manera integrada por los Estados. Habiendo identificado los límites de la protección represiva por actos de cibercrimen contra las mujeres, también à la luz de la jurisprudencia del TEDH, el trabajo cuestiona la oportunidad para los Estados miembros de invertir en el paradigma preventivo y de protección à la luz del art. 5, párr. 2 del Convenio de Estambul, tal como lo sugiere GREVIO en la recomendación núm. 1. Desde esta perspectiva, considerando los desarrollos y desafíos de la inteligencia artificial, se sugiere mejorar el papel de los actores no estatales y de la sociedad civil.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4905175
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