Lo studio degli avori di Salerno è stato a lungo caratterizzato da una prevalente attenzione al loro linguaggio formale. Infatti, l’esigenza di individuare la ‘mano’ dei vari maestri che scolpirono le tavolette ha fatto passare in secondo piano l’approfondimento di problematiche quali i procedimenti di lavorazione del materiale, la selezione degli episodi, l’orchestrazione degli stessi, l’individuazione dell’ambiente intellettuale che produsse il complesso programma iconografico. La mancanza di fonti medievali che citino il monumento ha reso diffi cile esplorarne non solo la cronologia, ma la stessa originaria destinazione d’uso.

Ipotesi sull’oggetto originario, sul programma illustrativo e sul contesto culturale degli avori di Salerno

Francesca Dell'Acqua
2015

Abstract

Lo studio degli avori di Salerno è stato a lungo caratterizzato da una prevalente attenzione al loro linguaggio formale. Infatti, l’esigenza di individuare la ‘mano’ dei vari maestri che scolpirono le tavolette ha fatto passare in secondo piano l’approfondimento di problematiche quali i procedimenti di lavorazione del materiale, la selezione degli episodi, l’orchestrazione degli stessi, l’individuazione dell’ambiente intellettuale che produsse il complesso programma iconografico. La mancanza di fonti medievali che citino il monumento ha reso diffi cile esplorarne non solo la cronologia, ma la stessa originaria destinazione d’uso.
2015
978-88-88283-53-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4909156
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