Il contributo intende mettere in luce il punto di vista di un insigne turista francese del Settecento, Charles de Brosses, che visitò gli ambienti dei salotti romani dove, fra le altre attività di conversazione e balli, si svolgevano dei giochi molto in voga in questo secolo. L’intento è osservare non soltanto il modo in cui vengono descritti i giochi e le consuetudini della vita romana narrate nelle Lettres familières écrites d’Italie con lo sguardo del visitatore, ma anche prendere in considerazione la resa traduttiva della composizione epistolare di de Brosses compiuta da Rosario Pellegrino nel volume dedicato alle Lettere dall’Italia. Charles de Brosses a Roma in cui lo studioso ha ripercorso la natura e il contesto del Grand Tour. Attraverso l’analisi linguistica della XLIV lettera, la ricerca tende a individuare le peculiarità del linguaggio settoriale del gioco nel ’700 in Francia e si addentrerà nelle competenze linguistiche e ludiche del narratore illustrando le conoscenze acquisite delle dinamiche di gioco e di mondanità nel tessuto sociale romano altolocato dove riuscì ad inserirsi grazie ai suoi titoli onorifici e agli incarichi ufficiali ricoperti. Infine, illustrerà l’incisività delle dimensioni stilistica e linguistica in Charles de Brosses.
Buon viso a cattivo gioco. Charles de Brosses e i giochi a Roma
Valeria Anna Vaccaro
2025
Abstract
Il contributo intende mettere in luce il punto di vista di un insigne turista francese del Settecento, Charles de Brosses, che visitò gli ambienti dei salotti romani dove, fra le altre attività di conversazione e balli, si svolgevano dei giochi molto in voga in questo secolo. L’intento è osservare non soltanto il modo in cui vengono descritti i giochi e le consuetudini della vita romana narrate nelle Lettres familières écrites d’Italie con lo sguardo del visitatore, ma anche prendere in considerazione la resa traduttiva della composizione epistolare di de Brosses compiuta da Rosario Pellegrino nel volume dedicato alle Lettere dall’Italia. Charles de Brosses a Roma in cui lo studioso ha ripercorso la natura e il contesto del Grand Tour. Attraverso l’analisi linguistica della XLIV lettera, la ricerca tende a individuare le peculiarità del linguaggio settoriale del gioco nel ’700 in Francia e si addentrerà nelle competenze linguistiche e ludiche del narratore illustrando le conoscenze acquisite delle dinamiche di gioco e di mondanità nel tessuto sociale romano altolocato dove riuscì ad inserirsi grazie ai suoi titoli onorifici e agli incarichi ufficiali ricoperti. Infine, illustrerà l’incisività delle dimensioni stilistica e linguistica in Charles de Brosses.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.