Il saggio analizza la genesi e l’evoluzione del teatro russo tra la seconda metà del XVIII secolo e i primi decenni del XIX, evidenziando il progressivo consolidamento di una tradizione teatrale nazionale autonoma, in dialogo critico con i modelli drammaturgici europei, in particolare quello francese. A partire dall’istituzionalizzazione del teatro sotto l’egida imperiale, con la fondazione nel 1756 del primo teatro stabile a Pietroburgo, il panorama teatrale russo conosce una rapida professionalizzazione, favorita dall’attività di figure come Aleksandr Sumarokov e Fëdor Volkov. Il saggio si sofferma in particolare sulla figura di Aleksandr Šachovskoj, drammaturgo, teorico e uomo di teatro, la cui produzione segna un momento di transizione cruciale: egli propone un modello drammaturgico improntato a finalità pedagogiche e patriottiche, radicato nei principi del classicismo ma aperto alle suggestioni romantiche. Attraverso l’analisi del contesto culturale, istituzionale e teatrale in cui Šachovskoj opera, il saggio individua il teatro russo di epoca preromantica come spazio privilegiato di elaborazione identitaria, formazione del gusto e mediazione tra tradizione europea e istanze autoctone.
Parigi allo specchio. Il modello teatrale francese a Pietroburgo fra Settecento e Ottocento
aurora egidio
2025
Abstract
Il saggio analizza la genesi e l’evoluzione del teatro russo tra la seconda metà del XVIII secolo e i primi decenni del XIX, evidenziando il progressivo consolidamento di una tradizione teatrale nazionale autonoma, in dialogo critico con i modelli drammaturgici europei, in particolare quello francese. A partire dall’istituzionalizzazione del teatro sotto l’egida imperiale, con la fondazione nel 1756 del primo teatro stabile a Pietroburgo, il panorama teatrale russo conosce una rapida professionalizzazione, favorita dall’attività di figure come Aleksandr Sumarokov e Fëdor Volkov. Il saggio si sofferma in particolare sulla figura di Aleksandr Šachovskoj, drammaturgo, teorico e uomo di teatro, la cui produzione segna un momento di transizione cruciale: egli propone un modello drammaturgico improntato a finalità pedagogiche e patriottiche, radicato nei principi del classicismo ma aperto alle suggestioni romantiche. Attraverso l’analisi del contesto culturale, istituzionale e teatrale in cui Šachovskoj opera, il saggio individua il teatro russo di epoca preromantica come spazio privilegiato di elaborazione identitaria, formazione del gusto e mediazione tra tradizione europea e istanze autoctone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.