Nel 2024, in occasione della settima edizione della rassegna teatrale "Pompei Theatrum Mundi" il drammaturgo Fabio Pisano, in sinergia con il regista Davide Iodice, crea una rielaborazione teatrale del “De Rerum Natura”, il poema didascalico scritto da Lucrezio nel I secolo a.C. Attraverso la ricostruzione della genesi del progetto e l'analisi dell’opera, il saggio evidenzia le relazioni profonde fra il testo antico e il dramma contemporaneo, sottolineando la strategia compositiva attuata da Pisano per sollecitare una riflessione etica e politica, a partire da temi lucreziani, per approdare a questioni di stringente attualità: la catastrofe ambientale e l’uso indiscriminato delle risorse della terra, la guerra e i profughi, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, il riscaldamento globale.
La fragile speranza, il dialogo im-possibile. Il De Rerum Natura di Lucrezio nella rielaborazione di Fabio Pisano
aurora egidio
2025
Abstract
Nel 2024, in occasione della settima edizione della rassegna teatrale "Pompei Theatrum Mundi" il drammaturgo Fabio Pisano, in sinergia con il regista Davide Iodice, crea una rielaborazione teatrale del “De Rerum Natura”, il poema didascalico scritto da Lucrezio nel I secolo a.C. Attraverso la ricostruzione della genesi del progetto e l'analisi dell’opera, il saggio evidenzia le relazioni profonde fra il testo antico e il dramma contemporaneo, sottolineando la strategia compositiva attuata da Pisano per sollecitare una riflessione etica e politica, a partire da temi lucreziani, per approdare a questioni di stringente attualità: la catastrofe ambientale e l’uso indiscriminato delle risorse della terra, la guerra e i profughi, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, il riscaldamento globale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.