Profili ricostruttivi della disciplina successoria dal Codex Theodosianus al Breviarium e al Codex repetitae praelectionis

The paper aims to provide some reconstructive remarks on the legislative framework of Inheritance Law in the West between the 4 th and 5 th centuries AD, starting from the Theodosian Code – through the analysis of similarities and differences between the 1905 edition of Mommsen and Meyer and the 1923 one of Krüger -, then moving on to an analysis of the relationship between leges and iura in the Breviarium Alaricianum and, finally, comparing the titles of the Theodosian Code with the corresponding titles of the Justinian’s Codex repetitae praelectionis. Starting from the analysis of the sections De testamentis et codicillis and De legitimis hereditatibus, the aim of the research carried out is to demonstrate how after the publication of the Theodosian Code a real fracture occurred between Roman Inheritance Law in the West and that practiced in the East (despite some Eastern rules arriving in the West, but only through the Bishops in contact with Rome, so much so that it is very problematic to make a comprehensive discussion on Roman Inheritance Law in Late Antiquity, without distinguishing between East and West and without taking into account the particular situation of Italy.

Il contributo intende fornire alcuni spunti ricostruttivi del quadro normativo del diritto successorio in Occidente tra il IV e il V secolo d.C., a partire dal Codex Theodosianus - mediante l’analisi di analogie e differenze tra l’edizione di Mommsen e Meyer del 1905 e quella di Krüger del 1923 -, per poi passare ad un’analisi del rapporto tra leges e iura nel Breviarium Alaricianum e, infine, confrontare i titoli del Codex Theodosianus con i corrispondenti titoli del Codex Iustinianus repetitae praelectionis. A partire dall’analisi delle rubriche De testamentis et codicillis e De legitimis hereditatibus, l’obiettivo della ricerca svolta è quello di dimostrare come dopo la pubblicazione del Codex Theodosianus si verifichi una vera frattura fra il diritto romano in tema di successioni in Occidente e quello praticato in Oriente (nonostante alcune norme orientali arrivino in Occidente, ma solo tramite i Vescovi in contatto con Roma), tanto che risulta molto problematico fare un discorso complessivo sul diritto romano, riguardo le successioni, nel tardoantico, senza distinguere fra Oriente ed Occidente e senza tener presente la singolare situazione dell'Italia.