In questo studio proponiamo un metodo per determinare la soglia massima affidabile per la raccolta differenziata (RD) a livello comunale, basato sulla quantificazione della frazione residua (cioè non riciclabile e non compostabile) generata da un cittadino medio. Utilizzando l’app Junker, abbiamo compilato un inventario di 225 voci residuali e, per ciascuna, stimato il numero di utenti, il consumo annuale (con una variabilità del ±20% intorno alla media) e il peso medio. La somma dei contributi fornisce un residuo medio nazionale di 50,20 kg/abitante/anno (intervallo: 40,16–60,24), implicando un tasso affidabile di RD dell’88–92%, dato un valore di 502,15 kg/abitante/anno di rifiuti urbani (RU). Considerando sostituti biodegradabili/compostabili dove disponibili (91 su 225 voci), il residuo scende a 23,80 kg/abitante/anno, corrispondente a un tasso di RD del 95,26% in uno scenario comportamentale “zero waste”. La soglia è stata inoltre calcolata per le macroaree italiane, per la Campania e per le sue province. Un’indagine empirica in 32 comuni ad alte prestazioni (634 risposte valide; 2,61 voci per risposta) ha confermato la plausibilità della graduatoria teorica dei principali rifiuti residui. Questo quadro fornisce un punto di riferimento replicabile e basato su evidenze che può essere utilizzato da decisori politici e gestori dei rifiuti per fissare obiettivi realistici, stabilire priorità negli interventi sui flussi critici e verificare la credibilità delle performance di RD dichiarate.

Definizione della percentuale massima realistica di raccolta differenziata: analisi multidimensionale e validazione empirica in Campania

Giovanni De Feo
;
Alessia Bove;Alberto Grosso
2025

Abstract

In questo studio proponiamo un metodo per determinare la soglia massima affidabile per la raccolta differenziata (RD) a livello comunale, basato sulla quantificazione della frazione residua (cioè non riciclabile e non compostabile) generata da un cittadino medio. Utilizzando l’app Junker, abbiamo compilato un inventario di 225 voci residuali e, per ciascuna, stimato il numero di utenti, il consumo annuale (con una variabilità del ±20% intorno alla media) e il peso medio. La somma dei contributi fornisce un residuo medio nazionale di 50,20 kg/abitante/anno (intervallo: 40,16–60,24), implicando un tasso affidabile di RD dell’88–92%, dato un valore di 502,15 kg/abitante/anno di rifiuti urbani (RU). Considerando sostituti biodegradabili/compostabili dove disponibili (91 su 225 voci), il residuo scende a 23,80 kg/abitante/anno, corrispondente a un tasso di RD del 95,26% in uno scenario comportamentale “zero waste”. La soglia è stata inoltre calcolata per le macroaree italiane, per la Campania e per le sue province. Un’indagine empirica in 32 comuni ad alte prestazioni (634 risposte valide; 2,61 voci per risposta) ha confermato la plausibilità della graduatoria teorica dei principali rifiuti residui. Questo quadro fornisce un punto di riferimento replicabile e basato su evidenze che può essere utilizzato da decisori politici e gestori dei rifiuti per fissare obiettivi realistici, stabilire priorità negli interventi sui flussi critici e verificare la credibilità delle performance di RD dichiarate.
2025
9788862650472
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4920584
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