Gli immigrati da qualche anno stanno “mettono radici”, si fermano in Italia, accanto a noi, senza avere spesso consapevolmente deciso di restare. La loro scelta si popola di nuove presenze: arrivano i coniugi, i figli, altri bambini nascono qui, nel nostro paese. Da progetto e viaggio di singoli, l’immigrazione diventa dunque familiare, coinvolge soggetti diversi, pone, all’interno e all’esterno (servizi) del nucleo, nuovi bisogni e necessità. Rendendo non più rimandabile una politica dell’accoglienza che metta al centro i nuovi arrivati e le relazioni tra questi e gli autoctoni. La presenza sul territorio nazionale di nuclei familiari stranieri, che contribuiscono anche all’aumento della popolazione italiana così come si evince dagli ultimi dati sulla popolazione, rappresenta una delle più significative conseguenze che derivano dal crescente flusso migratorio diretto verso il nostro paese, che ha portato l’Italia a doversi confrontare con questioni già emerse nell’esperienza dei paesi a più consolidata tradizione migratoria. Questo aspetto dell’immigrazione è finora rimasto un po’ in ombra nel dibattito scientifico e politico, maggiormente concentrato sull’analisi dei problemi dell’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro e sulla denuncia delle situazioni di maggiore marginalità dal punto di vista sociale ed economico. Oggi però, in una fase in cui si comincia, finalmente, a prendere consapevolezza del, discreto, livello di inserimento economico raggiunto dagli immigrati e delle relative chance di stabilizzazione della loro presenza, i problemi connessi con la famiglia in emigrazione assumono un’indiscutibile rilevanza e attualità. .. [a cura dell'Autore]
Famiglie immigrate: il caso della comunità cinese / Virginia Nunziata , 2013 May 21., Anno Accademico 2011 - 2012.
Famiglie immigrate: il caso della comunità cinese
Nunziata, Virginia
2013
Abstract
Gli immigrati da qualche anno stanno “mettono radici”, si fermano in Italia, accanto a noi, senza avere spesso consapevolmente deciso di restare. La loro scelta si popola di nuove presenze: arrivano i coniugi, i figli, altri bambini nascono qui, nel nostro paese. Da progetto e viaggio di singoli, l’immigrazione diventa dunque familiare, coinvolge soggetti diversi, pone, all’interno e all’esterno (servizi) del nucleo, nuovi bisogni e necessità. Rendendo non più rimandabile una politica dell’accoglienza che metta al centro i nuovi arrivati e le relazioni tra questi e gli autoctoni. La presenza sul territorio nazionale di nuclei familiari stranieri, che contribuiscono anche all’aumento della popolazione italiana così come si evince dagli ultimi dati sulla popolazione, rappresenta una delle più significative conseguenze che derivano dal crescente flusso migratorio diretto verso il nostro paese, che ha portato l’Italia a doversi confrontare con questioni già emerse nell’esperienza dei paesi a più consolidata tradizione migratoria. Questo aspetto dell’immigrazione è finora rimasto un po’ in ombra nel dibattito scientifico e politico, maggiormente concentrato sull’analisi dei problemi dell’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro e sulla denuncia delle situazioni di maggiore marginalità dal punto di vista sociale ed economico. Oggi però, in una fase in cui si comincia, finalmente, a prendere consapevolezza del, discreto, livello di inserimento economico raggiunto dagli immigrati e delle relative chance di stabilizzazione della loro presenza, i problemi connessi con la famiglia in emigrazione assumono un’indiscutibile rilevanza e attualità. .. [a cura dell'Autore]| File | Dimensione | Formato | |
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