L’analisi intende offrire un contributo al dibattito sulle strategie di sviluppo della rete aeroportuale italiana valutando l’efficienza degli aeroporti inclusi nel Piano Nazionale degli Aeroporti nel periodo di osservazione dal 2004 al 2013 caratterizzato dal dispiegarsi del processo di liberalizzazione, dalla crisi economico - finanziaria del 2008 e dallo sviluppo del trasporto ferroviario ad alta velocità. Considerando come punto di partenza i precedenti lavori di Barros e Dieke (2008), Curi, Gitto e Mancuso (2011) e Gitto e Mancuso (2012), il lavoro valuta la performance operativa e finanziaria degli aeroporti attraverso la DEA e gli indici di Malmquist e esamina l’impatto dello sviluppo del trasporto ferroviario ad alta velocità sull’efficienza del sistema aeroportuale italiano applicando la procedura a due stadi di Simar e Wilson (2007). L’analisi giunge a due conclusioni di rilievo. In primo luogo l’ingresso dei capitali privati nelle gestioni aeroportuali è un obiettivo perseguibile per quegli scali che assicurano una redditività a breve e/o a medio termine soddisfacente; la riduzione della partecipazione pubblica nelle società di gestione aeroportuale non determina di per sé un aumento dell’efficienza che sembra invece maggiormente influenzata dalla classe dimensionale. In secondo luogo, è ragionevole ritenere che gli investimenti del settore pubblico nella rete di trasporto ferroviaria ad alta velocità, producano un effetto positivo sull’efficienza delle gestioni aeroportuali contribuendo, in tal modo, alla creazione di un unico sistema integrato dei trasporti. [a cura dell'Autore]
Il sistema aeroportuale italiano: analisi dell’efficienza / Silvia Keller , 2015 May 14., Anno Accademico 2012 - 2013.
Il sistema aeroportuale italiano: analisi dell’efficienza
Keller, Silvia
2015
Abstract
L’analisi intende offrire un contributo al dibattito sulle strategie di sviluppo della rete aeroportuale italiana valutando l’efficienza degli aeroporti inclusi nel Piano Nazionale degli Aeroporti nel periodo di osservazione dal 2004 al 2013 caratterizzato dal dispiegarsi del processo di liberalizzazione, dalla crisi economico - finanziaria del 2008 e dallo sviluppo del trasporto ferroviario ad alta velocità. Considerando come punto di partenza i precedenti lavori di Barros e Dieke (2008), Curi, Gitto e Mancuso (2011) e Gitto e Mancuso (2012), il lavoro valuta la performance operativa e finanziaria degli aeroporti attraverso la DEA e gli indici di Malmquist e esamina l’impatto dello sviluppo del trasporto ferroviario ad alta velocità sull’efficienza del sistema aeroportuale italiano applicando la procedura a due stadi di Simar e Wilson (2007). L’analisi giunge a due conclusioni di rilievo. In primo luogo l’ingresso dei capitali privati nelle gestioni aeroportuali è un obiettivo perseguibile per quegli scali che assicurano una redditività a breve e/o a medio termine soddisfacente; la riduzione della partecipazione pubblica nelle società di gestione aeroportuale non determina di per sé un aumento dell’efficienza che sembra invece maggiormente influenzata dalla classe dimensionale. In secondo luogo, è ragionevole ritenere che gli investimenti del settore pubblico nella rete di trasporto ferroviaria ad alta velocità, producano un effetto positivo sull’efficienza delle gestioni aeroportuali contribuendo, in tal modo, alla creazione di un unico sistema integrato dei trasporti. [a cura dell'Autore]| File | Dimensione | Formato | |
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