Il compost è un fertilizzante ottenuto dalla decomposizione biologica di rifiuti organici in condizioni controllate. Il processo di decomposizione biologica porta ad una parziale mineralizzazione dei composti organici più degradabili e favorisce l'umificazione di quelli più recalcitranti. L'utilizzo del compost in agricoltura è una strategia ampiamente utilizzata per incrementare la fertilità del suolo (aggiungendo, ad esempio, nutrienti come K, Ca, Mg, Na) e, nel contempo, evita che i rifiuti organici possano essere conferiti in discarica. L'applicazione a lungo termine del compost, tuttavia, potrebbe incrementare il rischio di accumulo di metalli pesanti nel suolo e nelle colture, e di conseguenza, per la salute umana. In un esperimento a lungo termine, un suolo agricolo mediterraneo è stato annualmente sottoposto ai seguenti trattamenti: fertilizzazione minerale NPK (MIN), ammendamento con compost (CMP) e ammendamento con compost a cui è stato aggiunto ogni anno azoto in quantità pari a metà dose utilizzata nella fertilizzazione minerale; un suolo non fertilizzato è stato utilizzato come controllo. Il totale di compost aggiunto dopo sette anni di sperimentazione è stato di 150 t/ha in CMP e 105 t/h in CMP+N/2. Sono stati valutati alcuni indicatori microbici della qualità del suolo come la biomassa microbica, la respirazione, l'attività idrolasica totale, il carbonio organico del suolo e la sua ripartizione in pool di diversa stabilità chimica; alcuni macro e micro-nutrienti ed elementi potenzialmente tossici sono stati misurati nel suolo (totale e frazione disponibile) e nelle colture. I risultati mostrano che il ripetuto ammendamento con il compost incrementa il carbonio organico del suolo; in relazione a questo cambiamento si ottiene un positivo effetto sulla fertilità biologica del suolo e sull'attività microbica rispetto ai suoli con fertilizzazione minerale. L'incremento della frazione stabile del carbonio organico del suolo sottolinea l'importanza dell'ammendamento con il compost come strategia per promuovere il sequestro del carbonio nel suolo. I risultati delle concentrazioni dei nutrienti e degli elementi potenzialmente tossici nel suolo e nelle colture dopo il 5° ed il 6 anno di sperimentazione mostrano come la ripetuta applicazione di compost non rappresenti un rischio di accumulo per le colture anzi, può fornire nutrienti alle colture come nel caso del potassio. Un approccio preliminare all'analisi molecolare della struttura della comunità microbica del suolo mostra delle differenze tra i trattamenti.- [a cura dell'autore]

Effetti a lungo termine dell’applicazione di ammendante compostato sulla qualità chimica e biologica di suoli agrari / Giovanni Saviello , 2014 Oct 02., Anno Accademico 2012 - 2013. [10.14273/unisa-569].

Effetti a lungo termine dell’applicazione di ammendante compostato sulla qualità chimica e biologica di suoli agrari

Saviello, Giovanni
2014

Abstract

Il compost è un fertilizzante ottenuto dalla decomposizione biologica di rifiuti organici in condizioni controllate. Il processo di decomposizione biologica porta ad una parziale mineralizzazione dei composti organici più degradabili e favorisce l'umificazione di quelli più recalcitranti. L'utilizzo del compost in agricoltura è una strategia ampiamente utilizzata per incrementare la fertilità del suolo (aggiungendo, ad esempio, nutrienti come K, Ca, Mg, Na) e, nel contempo, evita che i rifiuti organici possano essere conferiti in discarica. L'applicazione a lungo termine del compost, tuttavia, potrebbe incrementare il rischio di accumulo di metalli pesanti nel suolo e nelle colture, e di conseguenza, per la salute umana. In un esperimento a lungo termine, un suolo agricolo mediterraneo è stato annualmente sottoposto ai seguenti trattamenti: fertilizzazione minerale NPK (MIN), ammendamento con compost (CMP) e ammendamento con compost a cui è stato aggiunto ogni anno azoto in quantità pari a metà dose utilizzata nella fertilizzazione minerale; un suolo non fertilizzato è stato utilizzato come controllo. Il totale di compost aggiunto dopo sette anni di sperimentazione è stato di 150 t/ha in CMP e 105 t/h in CMP+N/2. Sono stati valutati alcuni indicatori microbici della qualità del suolo come la biomassa microbica, la respirazione, l'attività idrolasica totale, il carbonio organico del suolo e la sua ripartizione in pool di diversa stabilità chimica; alcuni macro e micro-nutrienti ed elementi potenzialmente tossici sono stati misurati nel suolo (totale e frazione disponibile) e nelle colture. I risultati mostrano che il ripetuto ammendamento con il compost incrementa il carbonio organico del suolo; in relazione a questo cambiamento si ottiene un positivo effetto sulla fertilità biologica del suolo e sull'attività microbica rispetto ai suoli con fertilizzazione minerale. L'incremento della frazione stabile del carbonio organico del suolo sottolinea l'importanza dell'ammendamento con il compost come strategia per promuovere il sequestro del carbonio nel suolo. I risultati delle concentrazioni dei nutrienti e degli elementi potenzialmente tossici nel suolo e nelle colture dopo il 5° ed il 6 anno di sperimentazione mostrano come la ripetuta applicazione di compost non rappresenti un rischio di accumulo per le colture anzi, può fornire nutrienti alle colture come nel caso del potassio. Un approccio preliminare all'analisi molecolare della struttura della comunità microbica del suolo mostra delle differenze tra i trattamenti.- [a cura dell'autore]
2-ott-2014
Biologia dei sistemi
Suolo
Fertilità
Compost
Leone, Antonietta
Alfani, Anna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4923811
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