Il lavoro si presenta come un commento parziale al Curculio di Plauto. La scelta di affrontare questa commedia nasce dalla mancanza di un commento scientifico e dall’esigenza di raccogliere, sviluppandoli, gli spunti di ricerca derivati dalla tradizione degli studi plautini. Questa, solitamente ingenerosa verso il Curculio, si è occupata di tale dramma in maniera poco organica, comunemente nell’ambito di lavori di più ampio respiro o con l’intento di affrontare solo alcuni specifici tratti dell’opera. Il commento vero e proprio è preceduto da un’introduzione generale che tratta succintamente l’intera commedia. La scelta nasce dalla considerazione che questioni quali la datazione, il modello e l’ambientazione non possano essere trattate se non alla luce di uno sguardo che abbracci tutto il dramma. Si è sentita parimenti la necessità di dare conto di tutto lo svolgimento della vicenda al fine di consentire un giudizio complessivo sullo sviluppo degli avvenimenti. Il commento esamina le prime sei scene del dramma (vv. 1-370), ciascuna brevemente introdotta. L’edizione di riferimento è quella approntata da S. Lanciotti, per i tipi dell’editore Quattroventi di Urbino, nel 2008. Da questa ci si discosta solo in pochissimi punti discussi nelle note di commento. Esse danno conto della storia del testo alla luce delle scelte dei principali editori. I lemmi sono discussi a partire dal loro uso. Grande attenzione è stata riservata infatti alla rilevazione dell’impiego che delle singole parole fa Plauto all’interno di tutto il suo corpus così da ricostruire eventuali linee di tendenza. Non si sono trascurati i giochi di parole e i doppi sensi presenti nell’opera. Si sono messe in evidenza le allusioni al sostrato storico e giuridico del testo nonché le tracce linguistiche dei costumi propri dell’epoca. Cura non minore infine è stata riservata alle espressioni che permettessero di ricostruire l’assetto scenico e i movimenti degli attori. [a cura dell'Autore]
Un Commento al Curculio di Plauto (vv.1-370) / Luigia Cappiello , 2015 Dec 09., Anno Accademico 2012 - 2013.
Un Commento al Curculio di Plauto (vv.1-370)
Cappiello, Luigia
2015
Abstract
Il lavoro si presenta come un commento parziale al Curculio di Plauto. La scelta di affrontare questa commedia nasce dalla mancanza di un commento scientifico e dall’esigenza di raccogliere, sviluppandoli, gli spunti di ricerca derivati dalla tradizione degli studi plautini. Questa, solitamente ingenerosa verso il Curculio, si è occupata di tale dramma in maniera poco organica, comunemente nell’ambito di lavori di più ampio respiro o con l’intento di affrontare solo alcuni specifici tratti dell’opera. Il commento vero e proprio è preceduto da un’introduzione generale che tratta succintamente l’intera commedia. La scelta nasce dalla considerazione che questioni quali la datazione, il modello e l’ambientazione non possano essere trattate se non alla luce di uno sguardo che abbracci tutto il dramma. Si è sentita parimenti la necessità di dare conto di tutto lo svolgimento della vicenda al fine di consentire un giudizio complessivo sullo sviluppo degli avvenimenti. Il commento esamina le prime sei scene del dramma (vv. 1-370), ciascuna brevemente introdotta. L’edizione di riferimento è quella approntata da S. Lanciotti, per i tipi dell’editore Quattroventi di Urbino, nel 2008. Da questa ci si discosta solo in pochissimi punti discussi nelle note di commento. Esse danno conto della storia del testo alla luce delle scelte dei principali editori. I lemmi sono discussi a partire dal loro uso. Grande attenzione è stata riservata infatti alla rilevazione dell’impiego che delle singole parole fa Plauto all’interno di tutto il suo corpus così da ricostruire eventuali linee di tendenza. Non si sono trascurati i giochi di parole e i doppi sensi presenti nell’opera. Si sono messe in evidenza le allusioni al sostrato storico e giuridico del testo nonché le tracce linguistiche dei costumi propri dell’epoca. Cura non minore infine è stata riservata alle espressioni che permettessero di ricostruire l’assetto scenico e i movimenti degli attori. [a cura dell'Autore]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


