Fin dal Trattato di Roma (1957) i fondi dell'UE sono destinati al riequilibrio delle disparità economiche e sociali regionali, condizione imprescindibile nel processo di integrazione dell'Unione Europea. Tuttavia, permangono disuguaglianze molto profonde sia tra i paesi che tra le regioni che compongono l'Unione, minandone l'unità e la coesione. Come si evince dal Capitolo 1, gli Stati membri hanno sviluppato una strategia unitaria per riequilibrare tali disparità, che ha assunto diverse configurazioni a seconda del contesto economico e politico, delle priorità degli Stati membri, delle risorse finanziarie, dell'esperienza passata di governance. Valutare l’adeguatezza e l’efficacia di tali politiche di coesione è tuttavia molto complesso considerando i diversi programmi regionali, multiregionali e interregionali. Si riscontra un'abbondante e sofisticata letteratura sull'efficacia della politica di coesione dell'UE sollecitata dall'entità del bilancio - per il nuovo periodo di programmazione (2021-2027) sono stati infatti stanziati in Europa 330,2 miliardi di euro, quasi un terzo (30,7%) del budget totale dell'Unione Europea (1.074,3 miliardi di euro al netto di Next Generation UNIONE EUROPEA) (https://www.consilium.europa.eu/it/policies/the-eu-budget/long-term-eu-budget2021-2027/) - e dal ruolo critico della governance multilivello dei programmi di sviluppo. Nella maggior parte dei casi, questi interventi sembrano avere un impatto positivo sulla crescita, ma la significatività dei risultati è tutt'altro che uniforme. Sul segno dell’efficacia incidono fattori rilevanti quali i diversi periodi esaminati, il livello di disaggregazione territoriale e i Fondi considerati, le metodologie di stima. Inoltre contributi recenti prestano attenzione alla rilevanza di alcune variabili esplicative quali la qualità delle istituzioni – che incide positivamente sull'efficacia dei Fondi Strutturali –, la tipologia di spesa – suggerendo che gli investimenti in istruzione e capitale umano sono più efficaci per la crescita economica -, la dotazione di capitale privato, pubblico, fisico e immateriale. .. [a cura dell'Autore]
A Quantitative Evaluation of EU and National Cohesion Policies / Giulia Nunziante , 2022 Jan 10., Anno Accademico 2019 - 2020. [10.14273/unisa-4552].
A Quantitative Evaluation of EU and National Cohesion Policies
Nunziante, Giulia
2022
Abstract
Fin dal Trattato di Roma (1957) i fondi dell'UE sono destinati al riequilibrio delle disparità economiche e sociali regionali, condizione imprescindibile nel processo di integrazione dell'Unione Europea. Tuttavia, permangono disuguaglianze molto profonde sia tra i paesi che tra le regioni che compongono l'Unione, minandone l'unità e la coesione. Come si evince dal Capitolo 1, gli Stati membri hanno sviluppato una strategia unitaria per riequilibrare tali disparità, che ha assunto diverse configurazioni a seconda del contesto economico e politico, delle priorità degli Stati membri, delle risorse finanziarie, dell'esperienza passata di governance. Valutare l’adeguatezza e l’efficacia di tali politiche di coesione è tuttavia molto complesso considerando i diversi programmi regionali, multiregionali e interregionali. Si riscontra un'abbondante e sofisticata letteratura sull'efficacia della politica di coesione dell'UE sollecitata dall'entità del bilancio - per il nuovo periodo di programmazione (2021-2027) sono stati infatti stanziati in Europa 330,2 miliardi di euro, quasi un terzo (30,7%) del budget totale dell'Unione Europea (1.074,3 miliardi di euro al netto di Next Generation UNIONE EUROPEA) (https://www.consilium.europa.eu/it/policies/the-eu-budget/long-term-eu-budget2021-2027/) - e dal ruolo critico della governance multilivello dei programmi di sviluppo. Nella maggior parte dei casi, questi interventi sembrano avere un impatto positivo sulla crescita, ma la significatività dei risultati è tutt'altro che uniforme. Sul segno dell’efficacia incidono fattori rilevanti quali i diversi periodi esaminati, il livello di disaggregazione territoriale e i Fondi considerati, le metodologie di stima. Inoltre contributi recenti prestano attenzione alla rilevanza di alcune variabili esplicative quali la qualità delle istituzioni – che incide positivamente sull'efficacia dei Fondi Strutturali –, la tipologia di spesa – suggerendo che gli investimenti in istruzione e capitale umano sono più efficaci per la crescita economica -, la dotazione di capitale privato, pubblico, fisico e immateriale. .. [a cura dell'Autore]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


